Cazzariland.com - Al Bar dello Sport "Qui ce cacciano" (G.Funari, Cologno Monzese, 1992)

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    icsicsxx
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    00 24/06/2006 11:03
    Giorgio Bocca per “L’espresso”

    Chi minaccia di andarsene dall'Italia perché da noi la politica è confusione e corruzione sbaglia perché la sua fuga non importa a nessuno e perché negli altri paesi è la stessa cosa. Ma la voglia di ignorarla cresce. Leggo sui giornali che Marco Pannella ha iniziato uno sciopero della fame. Il centesimo, il duecentesimo? Non ho ancora capito, e sono passati decenni, che cosa significhi questo ricatto: se non accettate le mie idee mi lascio morir di fame. E non morire mai da vent'anni e passa.
    (Marco Pannella e Aldo Torchiaro - U.Pizzi)

    È un ricatto troppo sottile, troppo raffinato per i miei gusti, ma mi chiedo: perché accade solo da noi? Perché la faccenda si ripete senza una spiegazione accettabile? Perché i giornali continuano a darne notizia? Fa parte del nostro folklore?

    Poi leggo che il premier Romano Prodi ha dato un'intervista a dir poco suicida a un giornale tedesco in cui ironizza sui neo comunisti su cui si regge il governo. E il giorno dopo smentisce senza convincere nessuno. Ma non è lo stesso che aveva riunito l'esercito di ministri che ha nominati per raccomandare prudenza e compattezza? E un giorno dopo ancora incontra per un'ora Beppe Grillo, un grillo che parla come Pannella digiuna?

    Ha un senso tutto ciò o siamo in un marasma generale, in una confusione perenne delle idee e delle lingue, in un uso generale, come ha osservato Scalfari, di ossimori, cioè nel dire una cosa e il suo contrario. Una malattia della modernità, l'impossibilità di tenere a bada una informazione vorace e irresponsabile in cui la ricerca del consenso politico sta alla pari con il consenso pubblicitario. La stessa ossessiva onnipresenza, lo stesso terrore di non essere visibile.

    E aggiungeremmo: l'antiberlusconismo che non riesce a distaccarsi dal berlusconismo. Leggo ancora che due ex terroristi di Prima Linea sono stati nominati a far parte di commissioni governative e che i parenti delle loro vittime protestano. Non è la stessa cosa dei pregiudicati per delitti comuni di corruzione che stanno nei parlamenti nazionali o regionali, eletti su indicazioni dei partiti che ne hanno bisogno per ottenere voti di mafiosi o di corrotti?

    Siamo sempre all'ossimoro degli eletti dal popolo perché corrotti. E questa continuità non è la prova che stiamo andando verso una politica e verso una società criminali? Il magistrato milanese Greco non ha testé dichiarato che la criminalità finanziaria è dominante?

    Leggo ancora che sono stati sequestrati in Sicilia i beni del mafioso Ciancimino. Non erano stati sequestrati dopo il suo arresto? Pare di no, pare che attraverso finanziarie svizzere e olandesi fossero tornati a disposizione del figlio che ne disponeva con uso di yacht, Ferrari e quant'altro, alla Berlusconi che continua a spendere miliardi per la sua villa in Sardegna ed è in testa a quelli che piangono perché il presidente Soru vuole che paghino un po' di tasse?

    Non è la vecchissima immutabile cosa che i ricchi se la cavano sempre alle spalle dei poveri a cui fanno credere di essere diventati ricchi come gli operai e gli artigiani del Nord che votano per Forza Italia?

    Leggo ancora che ogni ministro di ogni partito e di ogni tempo, con o senza portafoglio, appena in carica nomina uno stuolo di consulenti che devono sopperire alle conoscenze che evidentemente lui non ha. E che queste consulenze vengono pagate cifre altissime, mentre lo stesso ministro ha dichiarato che le spese della pubblica amministrazione vanno ridotte?

    E che i ministri del centrosinistra fanno esattamente quello che fanno quelli di centrodestra, sicché prima o poi torna la voglia di dittatura che li metta tutti nello stesso paniere. E che mentre in passato occorrevano dei tempi lunghi per tornarci e le memorie erano abbastanza durature, oggi, nella modernità, i tempi sono brevi e le memorie labilissime.


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    Al buio tutti i semafori sono neri... (m3t4llica)

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    phybes
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    00 24/06/2006 16:22
    Legista! [SM=x234939]

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    icsicsxx
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    00 26/06/2006 08:52
    giorgio?

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    Al buio tutti i semafori sono neri... (m3t4llica)

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    supercnc
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    00 26/06/2006 19:55
    questo non l'ho ancora letto

    =;disperat

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    Vedi, ci sono due tipi di uomini: quelli che c'hanno ironia e quelli che non c'hanno ironia; tu ce l'hai la tua bella ironia ma non ti serve a un cazzo

    sempre in sintonia col zero cinque percento

    Io direi che i linuxiani sono anche supercnciani, un po' come dire che i paracas o i nazca sono anche parte dell'impero tahuantinsuyo (non inca, peggio ancora incas)e non viceversa.
    La civiltà linuxiana fece la sua apparizione nell'epoca presupercnciana nella Provincia di Cataplania (regione di Bluelord, Ischia, Italia). Sulle sponde del fiume Asus, fu edificata la capitale Ubuntu. La civiltà nacque nel I sec. d.C. e decadde nel VI sec. d.C.
    La cosa maggiormente impressionate di questa civiltà è il suo os policromo, con figure di uomini, animali, piante, donne nude ecc. In molte di questi os, vengono rappresentati uomini mutilati, cosa che fa supporre che realizzassero sacrifici umani. (Dr.dr.Burt 04/06/10) da Introduzione alla Storia delle civiltà pre-supercnciane e loro influenza sulle civiltà linuxiane nella regione di Cataplania I-Vi sec. d.C.)