Si apre una nuova era nel gioco del calcio: la Uefa ha infatti reso noto che dalla prossima stagione 2005/2006 le partite valide per le competizioni europee, sia per club che per Nazionali, potranno essere disputate su campi in erba artificiale.
Ricordiamo che finora questi match si potevano giocare solo su campi in erba naturale anche se, per quanto riguarda le Federazioni nazionali, la normativa poteva essere diversa: famoso, in questo caso, il campo in sintetico dove negli anni ‘80 dove il Queen’s Park Rangers, squadra di Londra, giocava le proprie partite casalinghe di campionato e coppa d'Inghilterra prima che la la Football Association si allineasse alle norme Uefa.
Con i campi in sintetico si risolverebbero in effetti diversi problemi: in Italia è ormai tristemente noto il caso di San Siro dove, da quando è stato costruito il terzo anello e aggiunta la copertura, la superficie erbosa non ha mai attecchito completamente, costringendo Milan e Inter a frequenti e costose rizollature del terreno per rendere il campo praticabile.
Stesso problema si è verificato poi in altri nuovi stadi con copertura, come l’Amsterdam Arena dove milita l’Ajax, e nel quale si son verificati i medesimi problemi di aerazione e fotosintesi, necesarie per una buona crescita dell’erba.
Senza contare che, in paesi del Nord Europa come Norvegia, Finlandia e Russia, un campo in sintetico renderebbe meno difficile disputare match nei mesi più freddi.
Ora, con la decisione dell’Uefa, tutti questi problemi potrebbero essere risolti con i campi in erba artificiale.
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