Chi ricamava sulla presunta "integrità morale" dello sport anglosassone, dovrà ricredersi. Dopo gli inglesi (il "calcio volante" in stile-Bruce Lee rifilato anni fa da Eric Cantona ad un tifoso avversario è solo uno degli episodi più famosi, ma ce ne sarebbero tanti altri da raccontare), ora ci si mettono pure gli americani, e per giunta con il loro torneo più seguito, l'Nba, il super-campionato di basket.
La storia risale a due giorni fa, venerdì notte in Italia. Siamo alla "Conseco Fieldhouse" di Indianapolis. La partita è ormai quasi finita ed i Detroit Pistons campioni in carica hanno praticamente perso contro gli Indiana Pacers padroni di casa. Ben Wallace, pivot dei Pistons soprannominato "la bestia", va a canestro ma subìsce fallo dal protagonista di questa storia incredibile. Il protagonista non poteva essere che lui, Ron Artest, guardia/ala dei Pacers, che dell'Nba non è solo uno dei migliori difensori e tiratori da tre punti, ma anche una delle peggiori... teste calde. Memorabili, si fa per dire ovviamente, la telecamera distrutta nel sottopassaggio del "Boston Garden" dopo aver perso coi Celtics e la scazzottata di Miami dopo la sconfitta con gli Heat. Ma stavolta il prode Ron si è superato. Dopo aver subìto fallo, Wallace reagisce spintonando Artest. Chiunque si fermerebbe lì ma Artest, fregandosene del poco rassicurante soprannome del gigante di Detroit, reagisce colpendolo a sua volta. Nasce così una maxi rissa che coinvolge non solo tutti i giocatori, ma anche parte delle panchine e degli assistenti a bordo campo. Dopo un minuto di rissa gli animi sembrano calmarsi, ma il peggio deve ancora venire. Artest viene colpito da un bicchiere di Coca-Cola (quelli grandi di cartone, che vengono usati anche da McDonald's) e la follia torna a farla da padrona. Il giocatore di Indiana, letteralmente furioso, inizia a risalire di corsa le tribune in cerca di chi gli ha lanciato il bicchiere, gli spettatori gli vanno addosso chi per fermarlo chi per cazzottarlo e lui, per non saper né leggere né scrivere, li allontana tutti a furia di gomitate, spinte e pugni. Quando trova "la preda" Artest gli si avventa contro con la furia omicida di Jack lo Squartatore, gli spettatori vicini cercano di dividere i due ma fermare un gigante di più di 2 metri per quasi 100 kg di peso non è impresa facile. Per di più in "soccorso" di Artest arrivano anche altri due giocatori dei Pacers: il pivot Jermaine O'Neal, uno ancora più grosso del nostro Ron, e la guardia Stephen Jackson. I tre iniziano a menare come in un film di Bud Spencer e Terence Hill, solo che stavolta i cazzotti sono veri... Finito tutto, direte voi? No, manco per sogno. Passano un altro paio di minuti, tutto sembra rientrare, quando dalle tribune arriva un tifoso alquanto tarchiatello dei Pistons: non gli arriva neanche alle ginocchia, eppure sfida a singolar tenzone Artest. Che per tutta risposta, lo manda al tappeto con un paio di destri degni di Tyson. Il tifoso, evidentemente di gomma, si rialza come se nulla fosse e continua ad attaccare a testa bassa, ma stavolta si trova davanti Jermaine O'Neal il cui diretto destro lo manda definitivamente k.o. Le immagini dei Pacers che a fine partita escono dal campo sommersi dai tifosi dei Pistons con ogni genere di vettovaglia, dai popcorn alle patatine passando per la Coca-Cola, fanno da degno finale a questi autentici 5 minuti di... ordinaria follia omicida.
Artest, Wallace, O'Neal e Jackson sono stati tutti sospesi a tempo indeterminato, ma la sensazione è che Ron Artest lo rivedremo in campo, ad essere ottimisti, solo la prossima stagione...
Da sinistra, Artest, Wallace, O'Neal e Jackson (nba.com)
[Modificato da Nonno Nanni 1982 27/11/2004 16.09]