La frattura profonda dentro Forza Italia in Sicilia, tra la fazione del vice coordinatore nazionale, Gianfranco Micciche', da un lato, e quella del presidente dei senatori azzurri, Renato Schifani, avra' una chiara rappresentazione domani, quando a Palermo sara' chiusa la campagna elettorale. Da una parte, al teatro Politeama, le truppe di Micciche', con la presenza del capogruppo alla camera Elio Vito, il coordinatore regionale, Angelino Alfano, l'ex ministro Enrico La Loggia, e il sindaco di Palermo, Diego Cammarata. Dall'altra, quelle di Schifani, che al Villaggio Santa Rosalia, manifestera' il suo sostegno al deputato regionale, Dore Misuraca, presente anche il presidente della Provincia, Francesco Musotto. Con uno scenario che prevede la resa dei conti dopo le elezioni regionali del 28.
Gia' perche' la spaccatura c'e' davvero e lo scontro fra i due "titani" preoccupa il resto del partito, rendendo il clima caldissimo. Lo ammette lo stesso pupillo di Berlusconi: "Della spaccatura tra me e Schifani - dice Micciche' - non solo si parla, ma c'e'. Abbiamo un bravissimo coordinatore regionale, che sono certo sapra' fare benissimo il suo mestiere per risolvere la questione". Ricorda che per 12 anni, durante il suo lungo regno siciliano, "Forza Italia non ha avuto spaccature e no so se adesso questa situazione ci fara' perdere voti".
E' un fatto che nel partito siciliano, dopo la decisione di Micciche' di candidarsi e di puntare alla presidenza dell'Assemblea regionale, da due legislature in mano ad An, una parte degli azzurri si e' schierata con il presidente dei senatori di Fi, Renato Schifani, a sostegno del capogruppo uscente degli azzurri all'Ars, Dore Misuraca. Parte da qui la frattura.
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