Calciatori professionisti che scommettono su partite di serie A e B. E' un nuovo capitolo dello scandalo del calcio italiano, documentato oggi dalla "Gazzetta dello Sport".
Attraverso la testimonianza di un bookmaker di una città del Sud, che scommetteva per conto dei giocatori, il quotidiano porta alla luce alcune partite degli ultimi due campionati su cui tesserati avrebbero puntato, e poi vinto, grosse somme di denaro.
Tre giocate sono riscontrabili su Internet. Tra i match in questione c'è anche il derby del maggio 2005 tra Roma e Lazio, partita che destò moltissimi sospetti anche tra i tifosi presenti all'Olimpico. Ma quello 0-0, noioso quanto scontato, fruttò 6.300 euro a due giocatori, uno dei quali, dice il bookmaker alla Gazzetta, "era in campo".
Ai tempi fecero clamore le dichiarazioni dell'ex laziale Bazzani. "Ricordo di aver detto a Flachi che su Roma-Lazio sette o otto giocatori si erano messi d' accordo - avrebbe dichiarato il giocatore, all'epoca attaccante dei biancocelesti - Di Canio non sapeva nulla e ricordo anche di aver detto che Di Canio, se avesse voluto, avrebbe potuto fare i nomi dei giocatori ai capi tifosi e che li avrebbero ammazzati tutti".
Nel corso della partita, le due tifoserie cominciarono a fischiare e cantare cori del tipo "Buffoni-buffoni" contro le due squadre. Sicuramente Roma-Lazio fu una partita tra le più inguardabili della stagione con le squadre che si rifiutarono di attaccare.
I numeri della sfida, infatti, parlano chiaro: in 90' solo 13 i tiri totali. Le nostre statistiche dicevano che Roma-Lazio fu la penultima partita per tiri in porta di tutto il campionato (358esima partita in classifica su 360 disputate). Soltanto 24 i contrasti (324esima in classifica su 360).
Le altre partite su cui calciatori avrebbero scommesso sono Roma-Juve del marzo 2005 (finita 2-1 per i bianconeri grazie ai clamorosi errori dell'arbitro Racalbuto), Udinese-Parma 2-0 (2 aprile 2006), Ascoli-Cagliari e Treviso-Ascoli di questa stagione (entrambe terminate 2-2) e Rimini-Avellino (conclusa 3-3). Il regolamento della Federcalcio prevede la squalifica di almeno 18 mesi per i tesserati che puntano su partite di Figc, Uefa o Fifa.
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