CF, "Vacilla serenità di Della Valle"
Vacilla la serenità del patron Diego Della Valle, nel dibattimento alla Corte d’Appello Federale, a Roma dove si sta svolgendo il processo a calciopoli.
Le accuse ribadite da Stefano Palazzi, sembrano non dare molte chance ai viola di vedere riformulata la condanna di primo grado.
Il legale dei toscani, Viola Bruni sostiene che Diego Della Valle non è socio della Acf Fiorentina.
Lo stesso patron viola replica.
"C’è un grande equivoco, per cortesia, fermiamoci un momento e si valutino con attenzione i fatti di cui stiamo parlando. Le intercettazioni non dicono nulla, gli avvocati rispondono con i fatti e non con le supposizioni, noi siamo sempre stati all’opposizione, non c’è un solo fatto di accondiscendenza da parte della Fiorentina".
"Abbiamo avuto il merito di tentare di ripristinare le regole del mondo, le battagli in Lega le abbiamo portato avanti, non abbiamo accettato incarichi. Cerchiamo - ha detto Della Valle - di guardare le cose da un punto di vista che esca fuori dall’idea che si sono fatti in tanti. Noi abbiamo fatto tante cose, tante battaglie, siamo andati anche all’antitrust per i diritti tv, non abbiamo accettato scambi conla Juventus".
Il patron viola torna poi sull’incontro con l’ex designatore Paolo Bergamo. "È avvenuto alla luce del sole, in un albergo bellissimo pieno di gente, in una sala gremita. Non c’era assolutamente nulla di anomalo. Leggendo le intercettazioni - ha aggiunto Della Valle - abbiamo imparato che c’erano nei nostri confronti diversi interessi. Chi diceva che eravamo vessati, come il vicepresidente Figc ci diceva, ma dall’altra parte abbiamo scoperto che stavano facendo il dossier contro di noi, che c’era chi diceva che dovevamo andare in B".
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