Moratti: "Nessun aiuto arbitrale"
Il presidente dell'Inter sui presunti favori: "Siamo abituati ad essere attaccati; c'è chi dice certe cose per giustificare le sconfitte. Cassano? In questo momento non abbiamo bisogno di niente"
Massimo Moratti, presidente dell'Inter dal 1995. ProspektMILANO, 22 gennaio 2007 - L'Inter stacca tutti, continua a triturare record e vola verso lo scudetto. Ma Massimo Moratti preferisce usare il basso profilo, ribadendo che niente è ancora stato vinto: "Stiamo soltanto facendo quelle cose che sono nel nostro dovere fare. Fortunatamente lo stiamo facendo bene, ma al di là di questo non diamo delle cose già per acquisite. In realtà sono difficilissime da raggiungere". Si pensa all'Europa, nelle orecchie si sente la musichetta della Champions: "C'è ancora un mese di tempo prima di pensare a quello, quindi continuiamo a pensare al campionato e agli impegni di coppa Italia, che sono seri e importanti. E poi speriamo di fare bene anche in Europa. Un eventuale derby con il Milan? Prima di tutto non è ancora successo. Secondo, bisogna vedere se e come ci arriviamo. Terzo, ogni torneo ha il suo significato. Non vuol dir niente essere avanti in campionato e far male in coppa. Quindi dobbiamo far bene in tutte e due le competizioni o altrimenti sarà il campo che deciderà".
Dal futuro al presente, ossia alle polemiche seguite alla vittoria sulla Fiorentina: "È tutto relativo alle dichiarazioni dell'allenatore e del direttore tecnico della Fiorentina. Sotto un certo profilo forse loro hanno visto un pò nervosamente tutto quello che hanno spiegato. Poi rivisto... Anche a me, però, l'arbitro durante la partita non dava l'impressione che loro hanno avuto. Inter aiutata dagli arbitri? "C'è un po' di piacere nel pensare questo. E questo aiuta anche chi ha perso sotto il profilo di dare una giustificazione. Non mi sembra proprio che siamo aiutati, nella maniera più assoluta". Ma si prova fastidio ad essere attaccati anche se le cose vanno bene? «Beh, una certa abitudine ce l'abbiamo...». Con undici punti di margine sulla Roma, la squadra di Mancini sembra in gara solo con se stessa: "La gara noi continuiamo a farla con tutti gli altri, con la Roma, che comunque è una squadra importante. I punti di vantaggio non ci consentono ancora di dire che siamo tranquilli. Tutt'altro".
Immancabile un commento su Ronaldo sempre più vicino al Milan: "Ce ne faremo una ragione. Comunque non faremo nulla per impedire il suo trasferimento". Poi Adriano, completamente rinato dopo un 2006 da incubo: "Sente la fiducia degli altri, ma anche più fiducia in se stesso. Si sente anche meglio fisicamente e questo lo aiuta ad accogliere la fiducia degli altri in termini positivi. Quindi, è un insieme di cose che fortunatamente sta portando dei buoni risultati. Però, siamo ancora a tre quarti di strada, perchè Adriano può essere ancora più forte e quindi aspettiamo quell' Adriano. È arrivato che nessuno lo conosceva, ha avuto un impatto fortissimo, poi ha avuto una crisi in un certo periodo, ora è tornato un giocatore determinante. E come ogni calciatore determinante è importante. Ma, in base a quello che abbiamo visto negli ultimi giorni, per me può dare ancora di più".
C'è spazio anche per un rapido pernsiero su Antonio Cassano: "Dico di lui quello che ho già detto su Messi e su altri calciatori. Fa parte di quei diecimila giocatori che possono essere interessanti, ma noi sinceramente, non avendo bisogno di niente, e lo dico anche per non offendere i singoli interessati, non stiamo puntando a qualcuno in particolare. Aspettiamo la fine della stagione e valuteremo come è andata. Se andrà molto bene di certo la mia volontà sarà di non cambiare niente. Anche per lasciare il clima della squadra come è adesso, un clima che mi sembra ottimo". Infine l'inchiesta sul doping amministrativo: "Preoccupati si è sempre quando ci sono queste cose perchè altrimenti vorrebbe dire essere superficiali, però non così preoccupato da pensare a chissà che cosa. Preoccupato che si risponda adeguatamente a queste cose, ma sono tranquillo. Se mi aspetto conseguenze? No. Spero proprio di no»
ste cose quando la Juve ed il Milan dominavano mica le diceva...pingeva come un bambino di 5 anni.RIDICOLO ;=labistec
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"ogni mattina un passerotto si sveglia e in volo si alza...
ogni giorno un aquila si sveglia ed in volo si alza...
non e' importante se tu hai un aquila o un passerotto...
l'importante è che l'uccello si alzi!!!..."
