Due pesi e due misure

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Scritto da: =BlackSoul= 03/02/2007 20.14
Catania, febbraio 2007: un agente, nella sua auto, viene ucciso dal lancio di una bomba carta da un gruppo di teppisti fuori dallo stadio (non uso la parola tifosi).
L'Italia intera è indignata e tutti condannano l'episodio di teppismo.

Genova, luglio 2001: un gruppo di teppisti assalta una camionetta della polizia, un agente si difende dal lancio di un estintore sparando contro il facinoroso che lo aggredisce.
Mezza Italia è indignata e condanna la legittima difesa dell'agente. Il teppista viene santificato in quanto vittima del sistema.

Qualcuno è in grado di spiegarmi la differenza tra le due situazioni? In cosa sono diversi quei due teppisti, a parte il fatto che uno è vivo e l'altro è morto?
Perché viene legittimata la violenza, se utilizzata a scopi politici (e solo da una certa parte politica)?

[Modificato da =BlackSoul= 03/02/2007 20.16]

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la differenza è quella che tu stesso hai già evidenziato (uso il tu e non il lei per l'argomento trattato): i teppisti (non tifosi) non erano policizzati.
Io mi incazzo quando vedo che pur di giustificare un comportamento motivato dalla politica siamo disposti a inventarci qualunque cosa (guarda cosa è successo nelnpost del CF, Hemp è arrivato a dirmi che è colpa della jeep che non doveva essere lì!).
Io sono di dx e sono stato il primo a condannare cattivi comportamenti della mia parte politica, non capisco chi invece pone estrema difesa arrampicandosi sugli specchi pur di dimostrare che la più che legittima difesa è diventato un omicidio.
Alla fine lo stronzo è stato chi che per poco più di 1000,00 € al mese faceva il suo lavoro e il martire innocente chi infrangeva la legge e non doveva essere là.

Cosa cambia tra Placanica e il poliziotto di ieri sera? Placanica contrastava una fazione di estremisti politici quindi doveva morire anzichè uccidere, ieri sera un teppista ha ucciso un polizioto: qualche lacrimuccia e ordinaria amministrazione.

[Modificato da kpax974 03/02/2007 23.04]