Si concluderà questa settimana l'era del cardinale Ruini al timone della Conferenza episcopale italiana? E' del 95 su cento la probabilità che i boatos vaticani assegnano alla pubblicazione della nomina, mercoledì prossimo, del suo successore alla presidenza della Cei. Se la data si rivelerà quella giusta, l'annuncio verrà fatto alle 12, contemporaneamente in Vaticano e a Genova, dove è arcivescovo Angelo Bagnasco, indicato, con buona probabilità, come nuovo presidente. Ruini dovrebbe comunque mantenere l'incarico di vicario del Papa per Roma.
Dopo 16 anni da presidente e con i precedenti 5 da segretario, sarà comunque in tutti i sensi la fine di un'epoca. Il successore Bagnasco, "ruiniano", ma gradito anche al segretario di Stato cardinale Tarcisio Bertone, dovrebbe portare avanti la linea del porporato emiliano. Si muovono in tal senso le sue omelie pubbliche da quando il 24 settembre si è insediato a Genova e le dichiarazioni alla stampa delle ultime ore. Ma "stella a stella differt in claritate", commentano i monsignori Oltretevere, cioé a dire che ogni ecclesiastico è diverso da un altro e ha una sua individualità. L' avvicendamento ai vertici della Cei, unica conferenza episcopale al mondo che non elegge il proprio presidente, ma lo vede designato dal Papa, è una vicenda abbastanza articolata.
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