"Ci sono anche ragazzi che fumano per la prima volta a 12 o 13 anni -rivela Felice Nava, tossicologo del comitato scientifico del Federserd (la Federazione dei dipartimenti delle dipendenze)- un'eta' critica per la formazione della personalita', lo sviluppo cerebrale, gli studi. L'uso abituale a quell'eta', puo' celare a livello latente episodi psicopatici in grado di lasciare un segno importante nella persona.
In soggetti predisposti, puo' perfino determinare gravi allucinazioni che durano nel tempo''. ''Di certo si sa che il principio attivo della cannabis, il delta-9-tetraidrocanabinolo (Thc), altera in modo temporaneo le funzioni cognitive, come la memoria a breve termine, la fluidita' verbale, la capacita' di attenzione e quella di risolvere i problemi'' spiega Daniela Parolaro, direttrice del Centro di Neuroscienze dell'Universita' dell'Insubria di Varese. In genere alcuni di questi effetti scompaiono nel giro di qualche ora, ma talvolta rimangono anche per alcuni giorni e c'e' chi suggerisce che possano durare molto piu' a lungo, in caso pero' di assunzioni ripetute di dosi elevate.
Uno studio condotto anni fa da Hannelore Ehrenreich dell'Universita' di Gottingen ha evidenziato che gli effetti negativi della cannabis dipendono non tanto dai livelli di principio attivo nel sangue, quanto dall'eta' di inizio dell'assunzione. ''E' bene considerare come gruppo a rischio gli adolescenti il cui cervello e' ancora in formazione e in potenza 'plasmabile' dalla droga'' taglia corto Daniela Parolaro.
_______________________________________________________________________________________________
Al buio tutti i semafori sono neri... (m3t4llica)
"sono abituato a prendere sul serio anche me stesso quando scrivo vaccate... quindi prendo sul serio qualsiasi idiota come me"
(citazione dalle opere di QED, poeta Parmigiano del secolo scorso, non si sa se ancora in vita)