Finalmente un parere talmente autorevole da chiudere il caso.

«Alcuni Paesi ne sono già consapevoli, con risultati economici straordinari»
«Serve una nuova alleanza con la natura»
Prodi alla conferenza sul clima: «Il rispetto dell'ambiente può essere un grande fattore di sviluppo»


ROMA - «Serve una nuova grande alleanza con la natura». E' chiaro e diretto il premier Romano Prodi nel suo discorso alla conferenza sul clima in corso a Roma. «Non si può pensare che il rispetto delle normative ambientali sia solo un costo. Il rispetto dell'ambiente può essere un grande fattore di sviluppo. Alcuni Paesi ne sono già consapevoli, con risultati economici straordinari» ha poi aggiunto Prodi.

PROBLEMA GLOBALE - Secondo quanto spiegato dagli scienziati, prosegue Prodi, «il cambiamento climatico è un dato di fatto e il fatalismo di chi dice che si tratta di cicli è ormai privo di consensi». Dunque, sottolinea il premier, «questo è un problema globale e richiede risposte da tutti». Senza dimenticare, osserva amcora, che «il Mediterraneo e l'Italia sono tra le zone più esposte a questo cambiamento». Per il presidente del Consiglio occorre «fare qualcosa». E indica due punti: «Il contenimento», e cioè, porre «un termine alle emissioni dei gas serra». E, poi, «l'adattamento. Ovvero prendere misure per poter vivere nel miglior modo possibile in questa nuova situazione climatica non piùreversibile, almeno, nelelprossime generazioni».

SITUAZIONE INTERNAZIONALE - Prodi ha poi tracciato un quadro della situazione internazionale e spiega che «solo se avremo fatto la nostra parte» nella lotta globale ai cambiamenti climatici, «potremo chiedere agli altri di fare altrettanto», e a proposito di Kyoto e delle politiche ambientali chiarisce che «se non avessimo iniziato adesso non ci sarebbe la consapevolezza in Cina». Prodi ha spiegato poi che le politiche locali per l'ambiente hanno un effetto importante a livello locale, basti pensare alle politiche «sull'acqua, la coibentazione degli edifici o la forestazione e a quanto ci fanno consumare meno e vivere meglio» e poi rappresentano «un impulso a livello globale». In questo senso Prodi ha ricordato le scelte del governo sul risparmio energetico, la riduzione dei combustibili fossili, il sostegno alle rinnovabili e la pressione esercitata in sede europea a sostegno delle politiche a favore del clima.

ENERGIE RINNOVABILI - «Bisogna stimolare l'industria a concentrare gli investimenti dove c'è maggiora innovazione. Ogni volta che viene deciso un investimento sulle fonti rinnovabili, gli impianti arrivano dall'estero, questo rende difficile il processo del cambiamento. Quindi non va incentivata solo la domanda di energia rinnovabile, ma anche l'offerta, e in questo campo l'Italia è drammaticamente indietro. È un problema di carattere strategico nazionale» ha proseguito Prodi.

PROVVEDIMENTI IN FINANZIARIA - Nella Finanziaria saranno adottate misure «che saranno ampliate in linea con quanto detto dal ministro Bersani, ed è stato completato il Piano d'azione per l'efficienza energetica, che il governo ha appena inviato alla Commissione europea» ha spiegato successivamente il presidente del Consiglio. Il premier ha anche parlato della possibilità di inserire l'obbligo del fotovoltaico nei nuovi edifici e ha ribadito che quello del solare può essere «un'occasione per il mezzogiorno».
13 settembre 2007