Un investimento sicuro e moralmente opportuno (tanto i soldi sono vostri)

Ci sono momenti in cui, come un segugio, sento puzza di buoni affari; e finora ho avuto sempre ragione (due su due):

1) due anni fa circa, quando il titolo Unicredit crollò; ora il valore è poco più che triplicato



2) La scorsa primavera, sicuro che la Germania faceva finta (per ragioni di politica interna) di voler lasciare la Grecia al suo destino, e i titoli greci a due anni erano schizzati al 19% di rendimento annuo

Adesso vi dico, anche se con un mesetto almeno di ritardo (perdonate la mia pigrizia, ma restano cmq ampi margini di guadagni) che le azioni Mediaset continueranno a calare, e verso metà dicembre crolleranno;

Mediaset torna a perdere quota annullando il rimbalzo di ieri. Il titolo non riesce quindi a inviare segnali capaci di anticipare un tentativo di inversione del trend negativo originato dal massimo di inizio mese a 5,4550 euro, risultando al contrario esposto al rischio di scivolare al test di 4,3050, minimo di luglio e supporto decisivo in ottica di medio/lungo periodo. Concreti segnali di forza arriverebbero solo in caso di stabilizzazione dei corsi oltre area 5. Mediaset e' sotto la pressione delle vendite da due/tre settimane ovvero da quando si sono fatte piu' intense le possibilita' di assistere a una crisi di governo. Appare infatti evidente che gli operatori attribuiscono (a torto o ragione) alla permanenza di Silvio Berlusconi al timone dell'esecutivo una serie di vantaggi per la Casa del biscione, societa' che il premier controlla tramite Fininvest. Il redde rationem arrivera' il 14 dicembre, giorno in cui Senato e Camera (in questo ordine per permettere al premier di seguire tutte le fasi) si esprimeranno sulla mozione di sfiducia al governo. Lo stesso giorno e' in programma l'udienza della Corte Costituzionale sulla questione di legittimita' della legge sul legittimo impedimento. Ad appesantire Mediaset in borsa contribuisce oggi la deliberazione del cda della controllata Telecinco sull'aumento di capitale da quasi 500 milioni di euro. Si tratta di un'operazione da tempo in programma e destinata a sostenere l'acquisizione del canale tv Cuatro e del 22% di Digital Plus dalla spagnola Prisa. Mediaset, che controlla poco piu' del 50% di Telecinco, si sobbarchera' quindi un esborso di 252,5 milioni di euro. A fare da sfondo al momento di difficolta' del titolo in borsa troviamo anche i dati di bilancio al 30 settembre. Nei primi nove mesi del 2010 i ricavi sono saliti del 14,8% a/a ma i profitti solo del 4,6%. Molti broker hanno ridotto le stime sull'utile per azione indicando tra i motivi della decisione l'aumento dei costi operativi superiore alle loro previsioni e la crescita inferiore alle attese dei ricavi dei canali tv in chiaro.

A ciò si aggiunga che anche la controllata Endemol non se la passa benissimo e la conclusione è presto tratta:

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Quando avrete fatto i vostri bei guadagni, non ringraziatemi ma lasciatemi solo in una stanza con la vostra fidanzata, moglie, cugina, madre, amica purchè opportunamente ammanettata e/o drogata (età: dai 14 ai 55 anni, bellezza: da bruttina in su)