Fiorentina-Livorno 1-1 (Riganò, C. Lucarelli)
Tramontana, freddo polare e anche qualche goccia di pioggia altrettanto gelida ostacolano l'afflusso sulle tribune del "Franchi" di un pubblico degno del ritorno in Serie A, dopo 55 anni d'assenza, del derby toscano tra Fiorentina e Livorno. C'è comunque molta gente, attorno ai 33500 spettatori, 5000 dei quali vengono da Livorno: 4000 di essi vengono stipati nello stracolmo settore ospiti, i restanti 1000 trovano alloggio in mezzo ai sostenitori viola, visto il quasi-gemellaggio esistente fra le due tifoserie, entrambe acerrime rivali di quella pisana. Tanti gli ex da entrambe le parti, anche se gli unici tre a scendere in campo saranno l'attesissimo Chiellini sul versante viola, Vigiani e per pochi minuti anche Danilevicius sul fronte livornese. Per il resto, nel Livorno Mareggini e Alessandro Lucarelli in panchina, nella Fiorentina Fantini e Palmieri vanno invece in tribuna. Fiorentina che Sergio Buso disegna ad immagine e somiglianza di quella di Torino con l'unica eccezione di Ariatti (fascia di capitano a Viali), lasciato in panca nella logica del turn-over per dare spazio a Jørgensen, il cui ritorno fra i titolari modifica il 3-5-1-1 di mercoledì in un più offensivo 3-4-2-1. Le novità che maggiormente interessano i tifosi viola sono però in panchina, dove si rivedono due pezzi pregiatissimi come Maggio e soprattutto l'acclamatissimo Riganò. Ancora fuori invece Céjas e Valdés, al pari di Aquilanti che rimane l'unico vero infortunato. La Fiorentina prende subito in mano il pallino dell'azione. I gigliati manovrano bene ma appena arrivano dalle parti di Amelia, se non ci pensa il solito Miccoli, non tirano praticamente mai. Ciò nonostante la squadra di Buso quattro occasioni nitide se le procura: prima ci provano da distanza siderale Maresca ed Obodo, con l'ex juventino che manda di poco fuori ed il giovane nazionale nigeriano che invece piazza il pallone sotto la traversa, chiamando Amelia agli straordinari per deviare in angolo; poi è il turno, da distanza ben più ravvicinata, di Jørgensen e Miccoli, ma il nazionale danese spreca calciando debolmente addosso all'estremo labronico e quello azzurro fa partire un diagonale rasoterra che fa la barba al palo. Degli amaranto, in questo primo tempo, nessuna traccia. Non è che le cose cambino molto nella ripresa, la quale inizia sulla falsariga dei primi 45': Viola a fare la partita e portuali barricati dinanzi ad Amelia, senza neanche preoccuparsi di far partire qualche sporadico contropiede. Dopo appena 11' Miccoli batte una punizione dal limite, Amelia respinge ma con le mani abbondantemente dentro la porta: a velocità normale non si vede bene, ci vorrebbe un guardalinee ben appostato ma si sa che i nostri "sbandieratori" non sono mai ben appostati, specie con certe squadre... Così alla fin fine chi ci rimette siamo sempre noi, perché il disastroso Trefoloni (autore di una direzione di gara assolutamente ridicola, è l'unica volta in cui mi sento di dar ragione a Mancini...) non convalida la rete. Stavolta Buso capisce cosa fare, cioè buttare nella mischia Christian Riganò, fra l'ovazione del pubblico presente. Accade al quarto d'ora, quando Rigagol rileva Nakata, e ci vogliono solo 11 minuti perché il bomber di Lipari segni il suo primo gol in Serie A: lancio lungo di Delli Carri, Maresca controlla e serve Miccoli, il quale s'inventa uno strepitoso lancio d'esterno destro che piazza la palla esattamente sul testone di Riganò, il cui tuffo è tanto plastico quanto efficace. Amelia incolpevole. La gioia viola dura però solo sei minuti, perché Cristiano Lucarelli risponde subito sull'unica palla gol avuta dagli ospiti in tutta la partita: punizione dal limite, il bomber livornese inizialmente calcia sulla barriera ma Trefoloni fa ribattere perché Miccoli si era mosso; stavolta la battuta del numero 99 è più alta e, grazie anche all'immobile barriera fiorentina, finisce meravigliosamente dentro dopo aver toccato la parte inferiore della traversa. Al di là del tiro imparabile, la Fiorentina giustamente non ci sta e si riversa in avanti. Riganò prima colpisce da due passi di testa su cross di Jørgensen mandano fuori di un nulla, poi segna ma Trefoloni (giustamente, stavolta) annulla: al momento in cui parte il cross il centravanti viola è in posizione regolare, solo che sul traversone interviene di testa Miccoli e a quel punto Riga è purtroppo già in offside. Obodo ci riprova dall'Iperspazio e costringe nuovamente Amelia a volare per deviare in angolo, ma ormai non c'è più spazio anche perché Buso tiene inspiegabilmente in panchina gente come Maggio e Portillo che io personalmente avrei buttato dentro e la partita finisce con un altro immeritato pareggio. Consolarsi col ritorno in pompa magna di Riganò, col meritato rientro in azzurro di Miccoli, con la prima volta in nazionale maggiore di Chiellini e con un gioco a tratti spumeggiante è assolutamente difficile, per non dire impossibile. Qui si continua a giocar bene ed a fare pochi punti, in tre partite (Inter, Juventus e Livorno) ne avremmo meritati almeno 7 e ne abbiamo invece presi 2. Vorrà dire che invece della qualificazione in Uefa a fine anno ci prenderemo la coppa "Complimenti e... riprova, sarai più fortunato"... Comunque lasciamo perdere, sfruttiamo questa sosta per ricaricare le batterie ed affrontare al meglio i prossimi tre difficili impegni (trasferta di Messina, derby dell'Appennino in casa col Bologna, trasferta-Alpe d'Huez a San Siro col Milan), senza però dimenticarsi che già sabato pomeriggio saremo nuovamente in campo, sempre a Firenze, contro il Parma per gli ottavi d'andata di Coppa Italia. Con questi chiari di luna, anche questa presunta "coppetta" potrebbe essere decisiva per dare un senso alla stagione, quindi attenzione...
Firenze, stadio "Artemio Franchi", domenica 14 novembre 2004, ore 15:00
Campionato italiano di Serie A - 11a giornata
FIORENTINA 1-1 LIVORNO
FIORENTINA (3-4-2-1): Lupatelli – Delli Carri, Viali, Dainelli – Ujfaluši, Maresca, Obodo, Chiellini – Jørgensen, Nakata (60' Riganò) – Miccoli.
In panchina: Roccati, Maggio, Piangerelli, Ariatti, Di Livio, Portillo.
All.: Buso.
LIVORNO (3-5-1-1): Amelia – Grandoni (51' Melara), Vargas, Galante – Balleri (82' Pfertzel), Vigiani, Passoni, Vidigal, Giallombardo – Protti (92' Danilevicius) – C. Lucarelli.
In panchina: Mareggini, A. Lucarelli, Ruotolo, Cordova.
All.: Colomba.
Arbitro: Trefoloni.
Guardalinee: Stagnoli, Grilli.
Quarto uomo: Dondarini.
Ammoniti: Delli Carri, Miccoli (F); Melara, C. Lucarelli, Vigiani (L).
Spettatori: 33500.
Nota: Gol annullato a Riganò (F) per fuorigioco.
Reti: Riganò (F) 71', C. Lucarelli (L) 77'.
LE PAGELLE
FIORENTINA
Lupatelli
6
Delli Carri
6
Viali
6.5
Dainelli
7
Ujfaluši
6.5
Maresca
6
Obodo
6.5
Chiellini
6
Jørgensen
7
Nakata
6
Riganò
7.5
Miccoli
7
ALL. Buso
6.5
LIVORNO
Amelia
7
Grandoni
5.5
Melara
5.5
Vargas
6.5
Galante
6
Balleri
6
Pfertzel
s.v.
Vigiani
5
Passoni
5
Vidigal
5.5
Giallombardo
5.5
Protti
5
Danilevicius
s.v.
C. Lucarelli
7
ALL. Colomba
5.5
ARBITRO
Trefoloni
4