Ieri sera cena con compagni di università, si va a mangiare in un posto singolare, da Pinè.
Dov'è sto Pinè? E' un contadino che "dà da mangiare" a casa sua, mangi quello che vuole lui, quando vuole lui.
Arriviamo a Brisighella (passo della Colla, tra Faenza e Marradi), svoltiamo a sinistra per Fognano, proseguiamo per 15 Km in mezzo al nulla, senza un cartello o una indicazione.
La strada si fa bianca, altri 5 km di sterrato...arriviamo!
Un casolare in pietra con gazebo chiuso alla meno peggio riscaldato da una stufa a monossido di carbonio e un "fungo" a gas.
Entrati in cucina ci accoglie con un "am avì za ròt e càz" (avete già rotto il), ci mette a tavola, arriva Leo, il cameriere matto e si inizia con l'atipasto: scalogno sott'olio.
Noi ci eravamo portati il vino da casa (quello che servono è imbevibile) con tanto di cavatappi perchè loro non l'hanno.
Affettati misti a volontà, tutti fatti in casa e poco stagionati (il crudo era...crudo!).
Carne alla griglia di una bontà rara, quantità secondo richiesta, senza limite.
Caffè fatto con la moca (al posto dell'acqua un misto di acqua e grappa) dolcetti del discount da tocciare nel sangiovese e uvetta scoparola (uva sultanina fatta rinvenire nella grappa).
Ogni tanto arriva il cameriere matto che dispensa urlando saggezza contadina (tipo: lingua in bocca mano nella gnocca). Pinè fa delle comparsate in una sala gremita incazzato come un'aquila urlando.
Un posto assolutamente fantastico, fuori dal tempo e dallo spazio.
Riporto una foto presa da un giornale locale di Pinè con Leo (il cameriere matto che sta a sinistra).
Il tutto a prezzo fisso: 13 euri comprensivi della tessera associativa.
Qualche foto della sala principale e dealla "dependance" con la stufa tossica, garanzia di mal di gola il giorno dopo: