Analisi del testo

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supercnc
00mercoledì 16 febbraio 2011 10:56
considerando che l’amore non ha prezzo
sono disposto a tutto per averne un pò
considerando che l’amore non ha prezzo
lo pagherò offrendo tutto l’amore
tutto l’amore che ho

quindi 'sto pirla, pensando non abbia prezzo rinuncia ad una certa quantità (il tutto) per una piccola parte di esso (probabilmente parte di quella ceduta precedentemente)
invece:
1 ha un prezzo
2 se non ha prezzo è la quantità che fa la differenza

[SM=x234699]
dr.Burt
00mercoledì 16 febbraio 2011 11:38
Me ne dia due etti di quello senza polifosfati che creano l'effetto serra.
Sono due e mezzo, lascio? [SM=x234419]
jonathanlivingston
00mercoledì 16 febbraio 2011 14:57
e soprattutto offre tutto l'amore che ha, il quale essendo anch'esso amore, non ha comunque prezzo!
Frankiefos
00mercoledì 16 febbraio 2011 20:39
A me invece aveva fatto sorgere un dubbio grammaticale

se per caso dentro al caos ti avessi perso
[...]
i labirinti avrei percorso senza un filo
nutrendomi di ciò che il suolo avrebbe offerto


Qualcuno me lo dissipa?


dr.Burt
00giovedì 17 febbraio 2011 12:23
Re:
Frankiefos, 16/02/2011 20.39:

A me invece aveva fatto sorgere un dubbio grammaticale

se per caso dentro al caos ti avessi perso
[...]
i labirinti avrei percorso senza un filo
nutrendomi di ciò che il suolo avrebbe offerto


Qualcuno me lo dissipa?






Chiccazzseibluelord? [SM=j2443917]
icsicsxx
00giovedì 17 febbraio 2011 16:59
ma come mai vi interessata a ciò?

(domanda retorica)
supercnc
00giovedì 17 febbraio 2011 18:46
Re:
icsicsxx, 17/02/2011 16.59:

ma come mai vi interessata a ciò?

(domanda retorica)




ma allora è lei l'autore dei testi di giovanotti [SM=x234699]


jonathanlivingston
00giovedì 17 febbraio 2011 20:15
ma non era più bello:

considerando che l’amore non ha prezzo
sono disposto a tutto per averne un pezzo ????
supercnc
00giovedì 17 febbraio 2011 20:25
Re:
jonathanlivingston, 17/02/2011 20.15:

ma non era più bello:

considerando che l’amore non ha prezzo
sono disposto a tutto per averne un pezzo ????




ci si infognava in uno schema AB (magari ABAB) che la rendeva troppo riduttiva nelle possibilità di espansione del significato (stile sanremo per intenderci)


ma il problema non è lo schema è il significato improprio del testo (parte per il tutto) [SM=x234703]
Frankiefos
00venerdì 18 febbraio 2011 09:03
Re: Re:
dr.Burt, 17/02/2011 12.23:




Chiccazzseibluelord? [SM=j2443917]



ho intenzione di martoriarvi con una serie di dubbi

[SM=x234699]
supercnc
00venerdì 18 febbraio 2011 12:46
Cerchiamo di fare chiarezza:
dando per certo che l'amore non abbia prezzo (lo dice il testo) si va a prescindere dal concetto base di prezzo determinato da quantità domandata e quantità offerta. Ovvero il prezzo si forma in altro modo o non si forma. Si potrebbe supporre che non si formi un prezzo per due motivi:
1 il bene Amore non è quantificabile, ovvero è presente in quantità illimitata e chiunque può averne senza pagare un prezzo (come per l'aria che respiriamo, ma non come per l'ossigeno in bombola)
2 il bene Amore è troppo prezioso e non se ne può definire un prezzo

nel primo caso il senso stesso dello scambio perde di significato
nel secondo caso occorre stabilire perché ci si vorrebbe privare di una quantità X per ottenere una quantità Y dello stesso bene Amore
ancora:

si potrebbe supporre che, pur non avendo un prezzo, esistano due tipi di Amore, per comodità indichiamoli Amore A e Amore B
in questo caso si potrebbe dimostrare che l'Amore ha un prezzo e che esiste un rapporto di scambio tra i due tipi di Amore definendo il rapporto di sostituzione tra i beni che ovviamente sarà determinato dalla curva di indifferenza dei due soggetti scambianti ovvero dal reddito degi stessi, ecc (cfr Elementi Di Microeconomia)
In questo caso l'Amore avrebbe un prezzo e avremmo due tipi di Amore e in tal caso andrebbe analizzata la qualità dell'Amore scambiato.

Si potrebbe invece supporre che esista un solo tipo di Amore. In questo caso lo scambio non avrebbe senso ma si potrebbe definire come determinante la quantità che si possiede al momento dello scambio (paniere di un unico bene Amore) Es: il soggetto A possiede un quantitativo pari a 100 di Amore e se ne priva integralmente per riaverne indietro 10 (un po'). Il Soggetto B ne possiede 11 e ne riceve 100 in cambio di 10. Ovviamente lo scambio sarà vantaggioso per il soggetto B.
Questo nel caso si supponga che esistano solo due soggetti in un mercato chiuso.

Supponiamo invece che esista un solo tipo di Amore e non esista un mercato (in quanto non c'è un prezzo) si potrebbe semplicemente definire l'operazione di privazione di tutto l'Amore con la ricezione di una parte dello stesso, come una quantificazione razionale delle esigenze, ovvero ci si accorge di voler ridimensionare la quantità d'amore posseduta in quanto superflua per le proprie esigenze. (il ché andrebbe a ridimensionare anche il gesto romantico con cui si bullerebbe nella canzone)

Ancora (e forse è la versione più accreditata) si potrebbe supporre che pur non avendo un prezzo esista un mercato di scambio di Amore (un unico bene ma senza prezzo) non scambiabile con altri beni perché unico bene e non prezzabile per i motivi di cui sopra), in questo caso si baratterebbe Amore sulla base del valore che il singolo darebbe all'Amore offerto agli altri o a prescindere da esso. Es: ti Amo un po' e tu mi ami con tutta te stessa e ti va bene così, non necessariamente riservo per altre l'Amore risparmiato con te, probabilmente non ho altro Amore da dare, ognuno ha un suo modo di amare e un suo quantitativo che è disposto a mettere sul mercato. In questo caso si conosce il limite del proprio Amore e si è disposti a darlo tutto (perché tanto è poco anche se tutto) per averne in cambio un po' (che però è molto), ovvero si darebbe peso all'elemento soggettivo del bene offerto.



altre interpretazioni sono gradite
Eternauta77
00venerdì 18 febbraio 2011 15:57
Resteremo indifferenti a questo sfoggio di cultura? [SM=j1946150]
icsicsxx
00venerdì 18 febbraio 2011 16:13
si
jonathanlivingston
00venerdì 18 febbraio 2011 19:10
Re:
icsicsxx, 18/02/2011 16.13:

si




[SM=x234722]
icsicsxx
00venerdì 18 febbraio 2011 19:32
ma sul serio eh!
jonathanlivingston
00venerdì 18 febbraio 2011 21:18
Re:
icsicsxx, 18/02/2011 19.32:

ma sul serio eh!




qui di serio c'è poco ...
[SM=x234697]
dr.Burt
00sabato 19 febbraio 2011 00:12
Re:
supercnc, 18/02/2011 12.46:

Cerchiamo di fare chiarezza:
dando per certo che l'amore non abbia prezzo (lo dice il testo) si va a prescindere dal concetto base di prezzo determinato da quantità domandata e quantità offerta. Ovvero il prezzo si forma in altro modo o non si forma. Si potrebbe supporre che non si formi un prezzo per due motivi:
1 il bene Amore non è quantificabile, ovvero è presente in quantità illimitata e chiunque può averne senza pagare un prezzo (come per l'aria che respiriamo, ma non come per l'ossigeno in bombola)
2 il bene Amore è troppo prezioso e non se ne può definire un prezzo

nel primo caso il senso stesso dello scambio perde di significato
nel secondo caso occorre stabilire perché ci si vorrebbe privare di una quantità X per ottenere una quantità Y dello stesso bene Amore
ancora:

si potrebbe supporre che, pur non avendo un prezzo, esistano due tipi di Amore, per comodità indichiamoli Amore A e Amore B
in questo caso si potrebbe dimostrare che l'Amore ha un prezzo e che esiste un rapporto di scambio tra i due tipi di Amore definendo il rapporto di sostituzione tra i beni che ovviamente sarà determinato dalla curva di indifferenza dei due soggetti scambianti ovvero dal reddito degi stessi, ecc (cfr Elementi Di Microeconomia)
In questo caso l'Amore avrebbe un prezzo e avremmo due tipi di Amore e in tal caso andrebbe analizzata la qualità dell'Amore scambiato.

Si potrebbe invece supporre che esista un solo tipo di Amore. In questo caso lo scambio non avrebbe senso ma si potrebbe definire come determinante la quantità che si possiede al momento dello scambio (paniere di un unico bene Amore) Es: il soggetto A possiede un quantitativo pari a 100 di Amore e se ne priva integralmente per riaverne indietro 10 (un po'). Il Soggetto B ne possiede 11 e ne riceve 100 in cambio di 10. Ovviamente lo scambio sarà vantaggioso per il soggetto B.
Questo nel caso si supponga che esistano solo due soggetti in un mercato chiuso.

Supponiamo invece che esista un solo tipo di Amore e non esista un mercato (in quanto non c'è un prezzo) si potrebbe semplicemente definire l'operazione di privazione di tutto l'Amore con la ricezione di una parte dello stesso, come una quantificazione razionale delle esigenze, ovvero ci si accorge di voler ridimensionare la quantità d'amore posseduta in quanto superflua per le proprie esigenze. (il ché andrebbe a ridimensionare anche il gesto romantico con cui si bullerebbe nella canzone)

Ancora (e forse è la versione più accreditata) si potrebbe supporre che pur non avendo un prezzo esista un mercato di scambio di Amore (un unico bene ma senza prezzo) non scambiabile con altri beni perché unico bene e non prezzabile per i motivi di cui sopra), in questo caso si baratterebbe Amore sulla base del valore che il singolo darebbe all'Amore offerto agli altri o a prescindere da esso. Es: ti Amo un po' e tu mi ami con tutta te stessa e ti va bene così, non necessariamente riservo per altre l'Amore risparmiato con te, probabilmente non ho altro Amore da dare, ognuno ha un suo modo di amare e un suo quantitativo che è disposto a mettere sul mercato. In questo caso si conosce il limite del proprio Amore e si è disposti a darlo tutto (perché tanto è poco anche se tutto) per averne in cambio un po' (che però è molto), ovvero si darebbe peso all'elemento soggettivo del bene offerto.



altre interpretazioni sono gradite




Io non aggiungo altro a la ammiro, hanno cercato invano di farmi capire qualcosa dell'argomento ma io non ci ho mai capito un cazzo, eppure i suoi ragionamenti sono limpidi. L'ingegnere è solo geloso, a volte, non è questo il caso, lo é per un nonnulla...
Frankiefos
00sabato 19 febbraio 2011 10:59
Re: Re:
dr.Burt, 19/02/2011 0.12:




Io non aggiungo altro a la ammiro



Io invece mi rifiuto di credere che l'abbia scritta veramente lui; spero, per la stima che nutro nei suoi confronti, che sia soltanto un copia-incolla, altrimenti...



icsicsxx
00sabato 19 febbraio 2011 11:56
Re: Re: Re:
Frankiefos, 19/02/2011 10.59:



Io invece mi rifiuto di credere che l'abbia scritta veramente lui; spero, per la stima che nutro nei suoi confronti, che sia soltanto un copia-incolla, altrimenti...







altrimenti ci arrabbiamo?

[SM=j2443917]
dr.Burt
00sabato 19 febbraio 2011 12:33
Re:
supercnc, 18/02/2011 12.46:

Cerchiamo di fare chiarezza:
dando per certo che l'amore non abbia prezzo (lo dice il testo) si va a prescindere dal concetto base di prezzo determinato da quantità domandata e quantità offerta. Ovvero il prezzo si forma in altro modo o non si forma. Si potrebbe supporre che non si formi un prezzo per due motivi:
1 il bene Amore non è quantificabile, ovvero è presente in quantità illimitata e chiunque può averne senza pagare un prezzo (come per l'aria che respiriamo, ma non come per l'ossigeno in bombola)
2 il bene Amore è troppo prezioso e non se ne può definire un prezzo

nel primo caso il senso stesso dello scambio perde di significato
nel secondo caso occorre stabilire perché ci si vorrebbe privare di una quantità X per ottenere una quantità Y dello stesso bene Amore
ancora:

si potrebbe supporre che, pur non avendo un prezzo, esistano due tipi di Amore, per comodità indichiamoli Amore A e Amore B
in questo caso si potrebbe dimostrare che l'Amore ha un prezzo e che esiste un rapporto di scambio tra i due tipi di Amore definendo il rapporto di sostituzione tra i beni che ovviamente sarà determinato dalla curva di indifferenza dei due soggetti scambianti ovvero dal reddito degi stessi, ecc (cfr Elementi Di Microeconomia)
In questo caso l'Amore avrebbe un prezzo e avremmo due tipi di Amore e in tal caso andrebbe analizzata la qualità dell'Amore scambiato.

Si potrebbe invece supporre che esista un solo tipo di Amore. In questo caso lo scambio non avrebbe senso ma si potrebbe definire come determinante la quantità che si possiede al momento dello scambio (paniere di un unico bene Amore) Es: il soggetto A possiede un quantitativo pari a 100 di Amore e se ne priva integralmente per riaverne indietro 10 (un po'). Il Soggetto B ne possiede 11 e ne riceve 100 in cambio di 10. Ovviamente lo scambio sarà vantaggioso per il soggetto B.
Questo nel caso si supponga che esistano solo due soggetti in un mercato chiuso.

Supponiamo invece che esista un solo tipo di Amore e non esista un mercato (in quanto non c'è un prezzo) si potrebbe semplicemente definire l'operazione di privazione di tutto l'Amore con la ricezione di una parte dello stesso, come una quantificazione razionale delle esigenze, ovvero ci si accorge di voler ridimensionare la quantità d'amore posseduta in quanto superflua per le proprie esigenze. (il ché andrebbe a ridimensionare anche il gesto romantico con cui si bullerebbe nella canzone)

Ancora (e forse è la versione più accreditata) si potrebbe supporre che pur non avendo un prezzo esista un mercato di scambio di Amore (un unico bene ma senza prezzo) non scambiabile con altri beni perché unico bene e non prezzabile per i motivi di cui sopra), in questo caso si baratterebbe Amore sulla base del valore che il singolo darebbe all'Amore offerto agli altri o a prescindere da esso. Es: ti Amo un po' e tu mi ami con tutta te stessa e ti va bene così, non necessariamente riservo per altre l'Amore risparmiato con te, probabilmente non ho altro Amore da dare, ognuno ha un suo modo di amare e un suo quantitativo che è disposto a mettere sul mercato. In questo caso si conosce il limite del proprio Amore e si è disposti a darlo tutto (perché tanto è poco anche se tutto) per averne in cambio un po' (che però è molto), ovvero si darebbe peso all'elemento soggettivo del bene offerto.



altre interpretazioni sono gradite



Dopo lunga e seria riflessione sono arrivato anche io ad una interpretazione alternativa:


Non mi sono mai chiesto cosa volesse dire, pensavo che fosse una stronzata da dire a sangue freddo a una figlia di puttana prima di incularla. Ma stamattina ho visto una cosa che mi ha fatto riflettere. Vedi, adesso penso, magari vuol dire che tu sei la donna A e io sono l'uomo B, e il signor 20 cm, qui, lui è il pastore che brama il tuo timorato sedere nella valle dell'amore. O può voler dire che tu sei la donna B, e io sono l'uomo A, ed è il tuo culo ad essere malvagio ed egoista, forse. Questo mi piacerebbe. Ma questa cosa non è la verità. La verità è che considerando che il tuo culo non ha prezzo sono disposto a tutto per averne un po, considerando che il tuo culo non ha prezzo, lo pagherò offrendo molto denaro,
e del denaro ne ho. Ma ci sto provando, Ruby, ci sto provando, con grande fatica, a comprare il tuo culo.
Eternauta77
00sabato 19 febbraio 2011 15:06
Re: Re: Re:
Frankiefos, 19/02/2011 10.59:



Io invece mi rifiuto di credere che l'abbia scritta veramente lui; spero, per la stima che nutro nei suoi confronti, che sia soltanto un copia-incolla, altrimenti...






No, no. L'ha scritta proprio lui. Il supercnc è notoriamente un affermato studioso del mercato amoroso. L'analisi macro non fa una piega.
Ma devo dire che anche quella macrò del Burt brilla per perspicacia.


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