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Piedi nudi in redazione
Nicola Porro si racconta per quel che è: un cazzaro, un dandy, un bel ami, un professionista dell’ironia e della chiacchiera. Ora è inquisito per violenza privata, e un po’ ne ride e un po’ no
L’audio delle sue chiamate lo assolve, però che scherzi da Porro. Uno che d’estate, se gli va, gira a piedi nudi in redazione, perché fa caldo, perché sta comodo, perché è un romano felice a Milano che tiene i capelli flosci e la camicia délabré. Uno che dice a un direttore esigente “e vabbè, ma tu leggi Shakespeare e io Dylan Dog” e poi cita Ayn Rand pure quando l’iperliberismo non c’entra. Uno che non ha mai nascosto di essere “un cazzaro cui piace cazzeggiare”, e tanto più si occupa della “scienza triste”, e cioè di economia, dice, tanto più il cazzeggi