Giustizia è fatta

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Frankiefos
00giovedì 11 dicembre 2008 10:41
O forse no:

Corruzione aggravata, appropriazione indebita, aggiotaggio, manipolazione del mercato,occultamento di scritture contabili e false fatturazioni. Queste le accuse delle quali rispondeva Ricucci, al quale sono state concesse le attenuanti generiche equivalenti alle aggravanti.Per il rito alternativo scelto, Ricucci ha ottenuto un terzo di sconto della pena. Dovrà pagare le spese processuali e sanzioni amministrative. Nel primo caso dovrà risarcire le parti civili: Confcommercio (30 mila euro), Enasarco (20 mila), Consob (8.800) e Immobiliare Confcommercio (30 mila). Quanto alle sanzioni amministrative per le società del gruppo Ricucci, i giudici hanno disposto 103 mila euro per Magiste Real Estate, 250 mila per Magiste International S.A. e 250 mila per la Garlsson. Disposta anche la confisca di un milione di euro della società Magiste International. Tra le interdizioni inflitte a Ricucci: uffici direttivi (tre anni), rappresentanza tributaria (tre anni), contrattazione con la pubblica amministrazione (tre anni).

I giudici della quinta sezione del tribunale di Roma, presieduta da Maria Luisa Ianniello, accogliendo la richiesta di patteggiamento, hanno condannato Stefano Ricucci a tre anni di reclusione (pena indultata)

Aggiungerei pure questa:
Tredicenne si suicida dopo uno stupro. Due sedicenni reiconfessi non subiranno il processo

Hanno confessato: ad appena sedici anni, un anno e mezzo fa, hanno violentato una ragazzina di 13 che qualche mese dopo si è suicidata lanciandosi dal balcone di casa. Ma non subiranno il processo e non rischiano alcuna condanna.
Il gup del Tribunale per i minorenni di Taranto Laura Picaro, infatti, contro il parere del pm, Enrico Bruschi, e dell'avvocato difensore della famiglia della ragazza, ha deciso di non optare per il rinvio a giudizio ma per la 'messa alla prova'. I due ragazzi saranno sottoposti per 15 mesi ad un periodo di osservazione nel corso del quale saranno impegnati in un programma di rieducazione e di assistenza agli anziani. Se in questo periodo rispetteranno gli impegni, il processo a loro carico sara' cancellato.
La vicenda si era consumata nel rione Paolo VI alla periferia di Taranto, uno dei quartieri piu' a rischio della citta'. La ragazzina, che a causa di una situazione di disagio familiare e a causa di problemi psichici, era affidata ad un istituto per minorenni, si suicido' nell'aprile del 2007 lanciandosi dal un balcone al settimo piano della casa dei suoi dove era tornata per il fine settimana. Nella sua stanza nell'istituto che la ospitava gli investigatori trovarono il diario in cui la ragazza raccontava nel dettaglio dello stupro subito dai due minorenni nel novembre del 2006. Nel diario la ragazza raccontava anche di un'altra violenza subita qualche giorno prima da altre tre persone, tutte maggiorenni, per le quali e' stato chiesto il rinvio a giudizio e si attende a breve la decisione del gup.
Agli investigatori apparve evidente la connessione tra il suicidio e lo stato di prostrazione in cui si trovava la ragazza a causa delle violenze subite.
La richiesta di messa alla prova da parte dei due ragazzi era stata avanzata dai difensori nell'udienza dello scorso ottobre.
Oggi il gup ha deciso di accoglierla, contro il parere del pm secondo cui, invece, esistevano le condizioni sufficienti per il rinvio a giudizio. Ai genitori della ragazza, trasferitisi a
Napoli dopo l'accaduto e giunti a Taranto apposta per l'udienza, non e' rimasto altro che esprime rammarico tramite il loro avvocato.


[SM=j1591681]
supercnc
00giovedì 11 dicembre 2008 11:50
gli è andata di lusso
icsicsxx
00giovedì 11 dicembre 2008 11:57
giustizia? non abita qui.........
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