I matematici: "Entro la fine del secolo, l'Artico sparirà"

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phybes
00domenica 15 marzo 2009 22:13
Artico, ghiacci in pericolo "Spariranno dal 2100"


NUOVO allarme per le acque dell'Artico. Entro la fine di questo secolo è molto probabile che in tarda estate, nel mese di settembre, i ghiacci scompaiano completamente dal Mare glaciale. La previsione degli scienziati, pubblicata su Nature Geoscience, è più grave rispetto alla maggior parte delle stime correnti e si basa sull'attenta analisi matematica di modelli climatici e osservazioni passate, stabilendo un legame lineare fra come la situazione si è evoluta fino ad ora e quello che ci si può aspettare per gli anni a venire.

Le acque al Polo Nord sono coperte di ghiaccio per la maggior parte della superficie per tutto l'anno. La coltre ghiacciata, che è al massimo nei mesi invernali mentre inizia a sciogliersi a partire da metà giugno per arrivare ai livelli minimi a metà settembre, è fortemente minacciata dall'effetto serra e dal riscaldamento globale.

Julien Boé, dell'Università della California a Los Angeles, insieme ai suoi colleghi, hanno analizzato una grande quantità di dati sullo stato di salute dei ghiacci del bacino del Nord. Le osservazioni a disposizione degli scienziati, che negli ultimi anni si sono avvalsi anche dei dati satellitari, mostrano che dal 1979 al 2006 l'estensione del ghiaccio in quell'area, calcolata sul mese di settembre, è calata del 25%, pari a 100mila chilometri quadrati all'anno.

Nel settembre del 2007 si è registrata l'estensione minima dei ghiacci nel Mare glaciale artico da quando i satelliti hanno iniziato a monitorare la zona. L'anno successivo, lo strato di ghiaccio, sempre parametrato sullo stesso mese, è rimasto molto sottile. Dati che hanno già indotto a ipotizzare scenari preoccupanti sul futuro del bacino del Polo Nord, con conseguenze rilevanti dal punto di vista anche economico e geopolitico.

Ora, la nuova analisi degli indicatori conferma un quadro fosco: in uno scenario futuro di emissioni medie di gas serra, la coltre bianca potrebbe scomparire del tutto da quelle acque, in tarda estate, già entro la fine di questo secolo. La maggior parte dei modelli matematici usati correntemente, rilevano Boé e colleghi, si basa su valori che sottostimano la riduzione dei ghiacci nel periodo 1979-2007 rispetto a ciò che è realmente accaduto in questi anni. E le nuove proiezioni, effettuate dall'équipe californiana su 18 modelli climatici dei più completi ed aggiornati, non lasciano sperare nulla di buono per i decenni a venire.


[SM=x234795]
icsicsxx
00lunedì 16 marzo 2009 11:24
si sono fregati da soli!

avevano già previsto, loro o qualcuno della loro setta che già nel settembre scorso si sarebbe sciolta del tutto la calotta, ma ahimè (per loro ovvio!) la situazione è migliorata rispetto all'anno precedente ; come vedete non hanno citato l'anno 2008 (birbantelli)

esiste una nota metodologia tra gli scienziati di siffatta casta, nota come la metodologia del "CHI CI PROVA NON E' MAI UN COJONE" che permette in caso di azzeccaggio* casuale della previsione di lodarsi come geni e in caso opposto di fare gli gnorri.

a proposito, ho notato che è partita in grande spolvero la campagna fondi 2009 del WWF con orsi polari in pericolo, specie che stanno per scomparire (peccato che la loro sia sempre più pingue!!) e varie amenità simili!

è da queste cose che si vede l'arrivo della primavera, non dalle mimose fiorite!!!
dr.Burt
00lunedì 16 marzo 2009 12:01
Il clima è impazzito. [SM=x234424]
icsicsxx
00lunedì 16 marzo 2009 12:16
e i climatologi?
m3t4llica
00martedì 17 marzo 2009 09:56
"L'Articolo sparirà?" ne è a conoscenza BlueLord?
icsicsxx
00martedì 17 marzo 2009 12:30
Re:
m3t4llica, 17/03/2009 9.56:

"L'Articolo sparirà?" ne è a conoscenza BlueLord?



macché, oramai non passa più qui1
è sempre su facebook a rapire la gente!




dr.Burt
00martedì 17 marzo 2009 13:06
Re:
m3t4llica, 17/03/2009 9.56:

"L'Articolo sparirà?" ne è a conoscenza BlueLord?




Ottimo. [SM=x234785]
m3t4llica
00mercoledì 18 marzo 2009 03:20
Re: Re:
icsicsxx, 17/03/2009 12.30:



macché, oramai non passa più qui1
è sempre su facebook a rapire la gente!








lo attiri come solo lei sa fare! [SM=x234529]
icsicsxx
00mercoledì 18 marzo 2009 08:45
o giocTO A KARTE.......
m3t4llica
00giovedì 19 marzo 2009 10:58
Re:
icsicsxx, 18/03/2009 8.45:

o giocTO A KARTE.......




Non è sufficiente! [SM=x234795]
Eternauta77
00giovedì 19 marzo 2009 16:17
Larticolo è sparito?
Quel paragrafo rosa fra le parole tamo?
icsicsxx
00lunedì 23 marzo 2009 08:34
un paio di cose:

EPOCALE ribellione degli INUIT: "il numero degli orsi è aumentato, sono gli ambientalisti a tormentarli" Il CANADA ha cancellato l'orso dalle specie in via di estinzione!
Inopinata reazione degli Inuit contro i ricercatori. Le cifre parlano chiaro, la popolazione degli orsi è aumentata.
Clicca l'immagine per ingrandirla

Ma quando mi lascerete in pace finalmente, sembra dire questo simpatico cucciolotto.
Ora finalmente anche gli scettici ci crederanno. Ora forse qualche saccente ambientalista la smetterà di dire che mentiamo sui numeri perchè finalmente sono intervenuti i diretti interessati attaccando duramente gli ambientalisti.

Gli orsi polari stanno bene e sono anche aumentati di numero, hanno dichiarato, portando cifre importanti: ci sono oltre 2000 orsi nella Baia di Davis e la metà sono stati inseguiti dagli ambientalisti, che gli sparavano anche del narcotico,
Addirittura due orsi resi debolissimi dal tranquillante sarebbero annegati nella zona di Pangirtung, davvero un autogol per gli ambientalisti.
Sarebbero addirittura sei le vittime tra le balene, per non parlare dei caribù. Figurarsi poi cosa significa mangiare quella carne narcotizzata, ma questo è di secondaria importanza. Cioò che più conta sarebbe lasciare in pace questi poveri animali, non rompergli le scatole, una volta per tutte.

Clamoroso poi il dato riproduttivo degli orsi: i 16 mila presenti nel Nunavut sono il doppio dei 6-8 mila stimati negli anni Settanta.

Addirittura il CANADA ha cancellato l'orso polare dall'elenco delle specie a rischio d'estinzione ed anche in Europa si sono riuniti in Norvegia per cambiare il trattato sulla salvaguardia dell'orso polare.

Finalmente abbiamo aperto gli occhi, finalmente si alza la voce contro il piagnisteo di chi ancora stenta a capire che il mondo animale se la cava benissimo anche senza l'aiuto dell'uomo.
Alessio Grosso
supercnc
00martedì 24 marzo 2009 11:11
che schifo! quindi non ci leviamo dalle balle l'orso polare? e io che ci speravo!
icsicsxx
00martedì 24 marzo 2009 11:41
in effetti puzza di pesce...

anche se magia foche!
supercnc
00martedì 24 marzo 2009 18:36
w la foca
phybes
00martedì 24 marzo 2009 20:24
w la fica
icsicsxx
00martedì 24 marzo 2009 22:59
e che dio la benedica.......
dr.Burt
00mercoledì 25 marzo 2009 10:23
Re:
icsicsxx, 23/03/2009 8.34:

un paio di cose:

EPOCALE ribellione degli INUIT: "il numero degli orsi è aumentato, sono gli ambientalisti a tormentarli" Il CANADA ha cancellato l'orso dalle specie in via di estinzione!
Inopinata reazione degli Inuit contro i ricercatori. Le cifre parlano chiaro, la popolazione degli orsi è aumentata.
Clicca l'immagine per ingrandirla

Ma quando mi lascerete in pace finalmente, sembra dire questo simpatico cucciolotto.
Ora finalmente anche gli scettici ci crederanno. Ora forse qualche saccente ambientalista la smetterà di dire che mentiamo sui numeri perchè finalmente sono intervenuti i diretti interessati attaccando duramente gli ambientalisti.

Gli orsi polari stanno bene e sono anche aumentati di numero, hanno dichiarato, portando cifre importanti: ci sono oltre 2000 orsi nella Baia di Davis e la metà sono stati inseguiti dagli ambientalisti, che gli sparavano anche del narcotico,
Addirittura due orsi resi debolissimi dal tranquillante sarebbero annegati nella zona di Pangirtung, davvero un autogol per gli ambientalisti.
Sarebbero addirittura sei le vittime tra le balene, per non parlare dei caribù. Figurarsi poi cosa significa mangiare quella carne narcotizzata, ma questo è di secondaria importanza. Cioò che più conta sarebbe lasciare in pace questi poveri animali, non rompergli le scatole, una volta per tutte.

Clamoroso poi il dato riproduttivo degli orsi: i 16 mila presenti nel Nunavut sono il doppio dei 6-8 mila stimati negli anni Settanta.

Addirittura il CANADA ha cancellato l'orso polare dall'elenco delle specie a rischio d'estinzione ed anche in Europa si sono riuniti in Norvegia per cambiare il trattato sulla salvaguardia dell'orso polare.

Finalmente abbiamo aperto gli occhi, finalmente si alza la voce contro il piagnisteo di chi ancora stenta a capire che il mondo animale se la cava benissimo anche senza l'aiuto dell'uomo.
Alessio Grosso




Questo è un emerito cretino.
Con persone come lui oggi ci saremmo noi e le formiche.
Siamo noi che non ce la caviamo senza di loro, non il contrario, mah....
dr.Burt
00mercoledì 25 marzo 2009 10:29
Re:
icsicsxx, 23/03/2009 8.34:

un paio di cose:

EPOCALE ribellione degli INUIT: "il numero degli orsi è aumentato, sono gli ambientalisti a tormentarli" Il CANADA ha cancellato l'orso dalle specie in via di estinzione!
Inopinata reazione degli Inuit contro i ricercatori. Le cifre parlano chiaro, la popolazione degli orsi è aumentata.
Clicca l'immagine per ingrandirla

Ma quando mi lascerete in pace finalmente, sembra dire questo simpatico cucciolotto.
Ora finalmente anche gli scettici ci crederanno. Ora forse qualche saccente ambientalista la smetterà di dire che mentiamo sui numeri perchè finalmente sono intervenuti i diretti interessati attaccando duramente gli ambientalisti.

Gli orsi polari stanno bene e sono anche aumentati di numero, hanno dichiarato, portando cifre importanti: ci sono oltre 2000 orsi nella Baia di Davis e la metà sono stati inseguiti dagli ambientalisti, che gli sparavano anche del narcotico,
Addirittura due orsi resi debolissimi dal tranquillante sarebbero annegati nella zona di Pangirtung, davvero un autogol per gli ambientalisti.
Sarebbero addirittura sei le vittime tra le balene, per non parlare dei caribù. Figurarsi poi cosa significa mangiare quella carne narcotizzata, ma questo è di secondaria importanza. Cioò che più conta sarebbe lasciare in pace questi poveri animali, non rompergli le scatole, una volta per tutte.

Clamoroso poi il dato riproduttivo degli orsi: i 16 mila presenti nel Nunavut sono il doppio dei 6-8 mila stimati negli anni Settanta.

Addirittura il CANADA ha cancellato l'orso polare dall'elenco delle specie a rischio d'estinzione ed anche in Europa si sono riuniti in Norvegia per cambiare il trattato sulla salvaguardia dell'orso polare.

Finalmente abbiamo aperto gli occhi, finalmente si alza la voce contro il piagnisteo di chi ancora stenta a capire che il mondo animale se la cava benissimo anche senza l'aiuto dell'uomo.
Alessio Grosso




(ANSA-AFP) - TROMSOE (NORVEGIA), 17 MAR - Cinque paesi artici si sono riuniti oggi a Tromsoe, nel gran nord della Norvegia, per parlare della salvaguardia dell'orso bianco artico minacciato dal riscaldamento globale della terra. Le Ong ambientaliste hanno duramente criticato la decisione di escludere loro osservatori dal dibattito, su richiesta di qualcuno dei partecipanti: un gesto che lascia trasparire, denunciano, un'assenza di volonta' reale di affrontare le questioni piu' delicate. Durante tre giorni di colloqui, i rappresentanti dei cinque paesi dove vive l'orso polare (Stati Uniti, Canada, Russia, Norvegia e Danimarca/Groenlandia) dovranno fare il punto su un accordo per la tutela dell'orso bianco che risale al 1973, concepito allora soprattutto per limitarne la caccia. ''Una minaccia oggi ridottasi in maniera sorprendente'', ha detto il ministro dell'ambiente norvegese Erik Solheim, per il quale ''ora il maggior pericolo per l'orso polare viene dai cambiamenti climatici''. Dipendente in maniera importante dalla banchisa sulla quale caccia la foca, sua principale fonte di alimentazione, l'orso bianco soffre dell'arretramento sempre piu' precoce dei ghiacci marini alla fine della primavera e la loro formazione sempre piu' tardiva in autunno. Con l'aggiunta che, secondo certe stime, a causa del riscaldamento globale, per il 2020 i ghiacci marini potrebbero arrivare a fondere quasi completamente in estate. Secondo gli scienziati statunitensi dell'Us Geological Survey, i due terzi dei 20-25 mila orsi polari che popolano oggi l'Artico, potrebbero per questo scomparire da oggi al 2050. La riunione di Tromsoe si tiene nove mesi prima della Conferenza sul clima di Copenhagen, che tentera' di disegnare un accordo dopo-Kyoto sulle emissioni di gas a effetto serra e che, di conseguenza, sara' determinante anche per la sorte dell'orso polare. La decisione di condurre i colloqui a porte chiuse e' stata interpretata dalle organizzazioni animaliste come un rifiuto di affrontare le misure realmente necessarie per garantire la sopravvivenza dell'orso polare. L'indice accusatore e' puntato soprattutto su Canada e Groenlandia, l'una accusata di non voler far nulla, l'altra di non volere osservatori sul suo territorio a controllare la caccia all'orso bianco, considerata una tradizione locale inalienabile. I responsabili delle missioni dei due paesi sotto accusa hanno comunque gia' manifestato l'intenzione di voler mantenere i colloqui ''a livello tecnico'', uno scambio di informazioni e dati, mentre la Norvegia, paese ospitante, spererebbe di arrivare a delle decisioni fattive. (ANSA-AFP). DIR












Ma guarda te che bugiardino piccolo piccolo, il mistificatore ha riportato la notizia ribaltandola a suo favore, che giornalista, che scienziatone! [SM=x234785]
Non ho ancora letto nient sul bleeching delle barriere coralline, che casualmente ho visto con i miei occhi, che ho visto in questi giorni su discovery, nelle lagune di Palau, micronesia, oppure in metà della Grande Barriera.
E dire che è un fenomeno che esiste, forse non su meteolive... [SM=x234480]
dr.Burt
00mercoledì 25 marzo 2009 10:36
Re:
icsicsxx, 23/03/2009 8.34:

un paio di cose:

EPOCALE ribellione degli INUIT: "il numero degli orsi è aumentato, sono gli ambientalisti a tormentarli" Il CANADA ha cancellato l'orso dalle specie in via di estinzione!
Inopinata reazione degli Inuit contro i ricercatori. Le cifre parlano chiaro, la popolazione degli orsi è aumentata.
Clicca l'immagine per ingrandirla

Ma quando mi lascerete in pace finalmente, sembra dire questo simpatico cucciolotto.
Ora finalmente anche gli scettici ci crederanno. Ora forse qualche saccente ambientalista la smetterà di dire che mentiamo sui numeri perchè finalmente sono intervenuti i diretti interessati attaccando duramente gli ambientalisti.

Gli orsi polari stanno bene e sono anche aumentati di numero, hanno dichiarato, portando cifre importanti: ci sono oltre 2000 orsi nella Baia di Davis e la metà sono stati inseguiti dagli ambientalisti, che gli sparavano anche del narcotico,
Addirittura due orsi resi debolissimi dal tranquillante sarebbero annegati nella zona di Pangirtung, davvero un autogol per gli ambientalisti.
Sarebbero addirittura sei le vittime tra le balene, per non parlare dei caribù. Figurarsi poi cosa significa mangiare quella carne narcotizzata, ma questo è di secondaria importanza. Cioò che più conta sarebbe lasciare in pace questi poveri animali, non rompergli le scatole, una volta per tutte.

Clamoroso poi il dato riproduttivo degli orsi: i 16 mila presenti nel Nunavut sono il doppio dei 6-8 mila stimati negli anni Settanta.

Addirittura il CANADA ha cancellato l'orso polare dall'elenco delle specie a rischio d'estinzione ed anche in Europa si sono riuniti in Norvegia per cambiare il trattato sulla salvaguardia dell'orso polare.

Finalmente abbiamo aperto gli occhi, finalmente si alza la voce contro il piagnisteo di chi ancora stenta a capire che il mondo animale se la cava benissimo anche senza l'aiuto dell'uomo.
Alessio Grosso




Ultima: ma gli Inuit non sono quelli che li mangiano? Che siano cointeressati? [SM=x234785]
icsicsxx
00giovedì 26 marzo 2009 09:09
Re: Re:
estraggo:

(ANSA-AFP) - TROMSOE (NORVEGIA), 17 MAR - Cinque paesi............
ansa noto sito antiecologista! negli ultimi anni ne ha pubblicate di tutti colori a volte arrivando al livelli di ridicolo!!

Le Ong ambientaliste hanno duramente criticato la decisione di escludere loro osservatori dal dibattito, su richiesta di qualcuno dei partecipanti: un gesto che lascia trasparire, denunciano, un'assenza di volonta' reale di affrontare le questioni piu' delicate...
in realtà mi sembra giusto tenere fuori questi autoproclamatisi salvatori del mondo: a che titolo devono partecipare? chi sono chi rappresentano? non basta dire "io sono ecologista" e poi pretendere di dominare il mondo: per quello ci sono già le religioni!!

...ha detto il ministro dell'ambiente norvegese Erik Solheim, per il quale ''ora il maggior pericolo per l'orso polare viene dai cambiamenti climatici''. Dipendente in maniera importante dalla banchisa sulla quale caccia la foca, sua principale fonte di alimentazione, l'orso bianco soffre dell'arretramento sempre piu' precoce dei ghiacci marini alla fine della primavera e la loro formazione sempre piu' tardiva in autunno...
"HA DETTO", mi piace ha un forte notazione di dato scientifico!!!!l'estensione dei ghiacci negli ultimi anni aumenta e diminuisce, o come dice un ambientalista mio amico potrebbe anche rimanere identica, e gli orsi mi sembra che se la siano sempre cavata da soli senza l'assistenza, nei vari convegni sparsi per il mondo delle ONG!

Con l'aggiunta che, secondo certe stime,
SECONDO CERTE STIME fantastico!! più vago potrebbe essere solo il nostro benamato premier quando parla di par condicio televisiva


a causa del riscaldamento globale, per il 2020 i ghiacci marini potrebbero arrivare a fondere quasi completamente in estate.

nel 2020 POTREBBERO! sono già due anni che AVREBBERO dovuto sciogliersi
QUASI COMPLETAMENTE, altra cosa che vuol dire tutto e niente


Secondo gli scienziati statunitensi dell'Us Geological Survey, i due terzi dei 20-25 mila orsi polari che popolano oggi l'Artico, potrebbero per questo scomparire da oggi al 2050.

a esticazzi, il celeberrimo e autorevole Us Geological Survey!!! cacchio mica hai detto meteolive, maracchi o il geologo di rai tre di cui non mi ricordo il nome e comunque POTREBBERO
dunque: 20/25 mila * 2/3 = ne rimarrebbero 6/8 mila, che è la cifra (secondo i dati inattendibili riportati da grosso) a cui erano arrivati anni addietro quando il gelo era più forte e la bachisa non veniva minacciata dagli ecologisti, nel senso che gufano perchè si sciolga!
un'altra cosa che mi viene in mente ma se il polo si scioglie del tutto come fanno a sopravvive questi 6/8 mila?



tutto il resto è noia noia noiaaaaaaaaaa



icsicsxx
00giovedì 26 marzo 2009 09:16
aggiungo una "chicca" tratta da un giornale locale del perugino, www.iltamtam.it, già cazziato da me perchè metteva articoli copia incolla senza firmali:

una prelibatezza, non firmata e senza citare le fonti di provenienza che mi ha messo di buon umore e che ha rafforzato le mie convinzioni su questo argomento:


La pioggia in Italia preludio ad un catastrofe planetaria?
Se si tarda a ridurre le emissioni, la temperatura potrebbe aumentare di mezzo grado ogni 10 anni, secondo l'ufficio metereologico inglese


Potrebbe essere già troppo tardi per salvare il pianeta dagli effetti devastanti del cambiamento climatico. E' la conclusione elaborata dal UK Met Office, l'ufficio meteorologico del Regno Unito, che si è servito del super-computer del centro previsioni di Hardley. In sintesi: ammesso e non concesso che i governi della Terra riescano a raggiungere in fretta un accordo per tagliare, entro il 2050, le emissioni di CO2 del 50% rispetto ai valori del 1990, le probabilità di mantenere il surriscaldamento del globo sotto la soglia critica di due gradi centigradi, oltre la quale gli effetti sarebbero devastanti sia per gli uomini che per le altre specie animali, restano inchiodate al 50%.
La ricerca, propedeutica alla conferenza sul cambiamento climatico di Copenaghen in programma per il prossimo dicembre, mette anche in evidenza come un ritardo di 10 anni sugli interventi necessari per tagliare le emissioni nocive corrisponde a un aumento della temperatura media di mezzo grado. Come dire: se non si fa nulla alla fine del secolo il pianeta avrà a che fare con un aumento della colonnina di mercurio tra i 5,5 e i 7,1 gradi centigradi. Usando una sola parola: catastrofe.

La situazione potrebbe tuttavia aggravarsi ulteriormente anche se in questo periodo fenomeni di concentrazione dell’umidditàin zone ristertte, come è avvenuto per l’Italia, potrebbero far pensare il contrario. Stando a quanto dichiarato da un’equipe internazionale di ricercatori, infatti, la siccità che già colpisce alcune parti del pianeta starebbe distruggendo le foreste amazzoniche.
Secondo i ricercatori, se la superficie della foresta dovesse continuare a ridursi, i cambiamenti climatici verrebbero ulteriormente accelerati con conseguenze drammatiche.
Negli ultimi 100 anni, stando ai dati raccolti dai ricercatori, le varie siccità hanno creato ingenti danni al mondo. Basti pensare che la siccità del 2005 ha distrutto alberi e rilasciato più gas serra delle emissioni annuali di Europa e Giappone messe insieme.



non è fantastico?

Usando una sola parola: catastrofe.
[SM=x234722]

anche se in questo periodo fenomeni di concentrazione dell’umidditàin zone ristertte, come è avvenuto per l’Italia, potrebbero far pensare il contrario.
a prte l'ortografia ovvio
[SM=x234751]

[SM=x234485]

gli darei un premio in denaro se sapessi chi sia l'autore dell'articolo!!!!!
dr.Burt
00giovedì 26 marzo 2009 09:49
Re: Re: Re:
icsicsxx, 26/03/2009 9.09:

estraggo:

(ANSA-AFP) - TROMSOE (NORVEGIA), 17 MAR - Cinque paesi............
ansa noto sito antiecologista! negli ultimi anni ne ha pubblicate di tutti colori a volte arrivando al livelli di ridicolo!!

Le Ong ambientaliste hanno duramente criticato la decisione di escludere loro osservatori dal dibattito, su richiesta di qualcuno dei partecipanti: un gesto che lascia trasparire, denunciano, un'assenza di volonta' reale di affrontare le questioni piu' delicate...
in realtà mi sembra giusto tenere fuori questi autoproclamatisi salvatori del mondo: a che titolo devono partecipare? chi sono chi rappresentano? non basta dire "io sono ecologista" e poi pretendere di dominare il mondo: per quello ci sono già le religioni!!

...ha detto il ministro dell'ambiente norvegese Erik Solheim, per il quale ''ora il maggior pericolo per l'orso polare viene dai cambiamenti climatici''. Dipendente in maniera importante dalla banchisa sulla quale caccia la foca, sua principale fonte di alimentazione, l'orso bianco soffre dell'arretramento sempre piu' precoce dei ghiacci marini alla fine della primavera e la loro formazione sempre piu' tardiva in autunno...
"HA DETTO", mi piace ha un forte notazione di dato scientifico!!!!l'estensione dei ghiacci negli ultimi anni aumenta e diminuisce, o come dice un ambientalista mio amico potrebbe anche rimanere identica, e gli orsi mi sembra che se la siano sempre cavata da soli senza l'assistenza, nei vari convegni sparsi per il mondo delle ONG!

Con l'aggiunta che, secondo certe stime,
SECONDO CERTE STIME fantastico!! più vago potrebbe essere solo il nostro benamato premier quando parla di par condicio televisiva


a causa del riscaldamento globale, per il 2020 i ghiacci marini potrebbero arrivare a fondere quasi completamente in estate.

nel 2020 POTREBBERO! sono già due anni che AVREBBERO dovuto sciogliersi
QUASI COMPLETAMENTE, altra cosa che vuol dire tutto e niente


Secondo gli scienziati statunitensi dell'Us Geological Survey, i due terzi dei 20-25 mila orsi polari che popolano oggi l'Artico, potrebbero per questo scomparire da oggi al 2050.

a esticazzi, il celeberrimo e autorevole Us Geological Survey!!! cacchio mica hai detto meteolive, maracchi o il geologo di rai tre di cui non mi ricordo il nome e comunque POTREBBERO
dunque: 20/25 mila * 2/3 = ne rimarrebbero 6/8 mila, che è la cifra (secondo i dati inattendibili riportati da grosso) a cui erano arrivati anni addietro quando il gelo era più forte e la bachisa non veniva minacciata dagli ecologisti, nel senso che gufano perchè si sciolga!
un'altra cosa che mi viene in mente ma se il polo si scioglie del tutto come fanno a sopravvive questi 6/8 mila?



tutto il resto è noia noia noiaaaaaaaaaa






Effettivamente tutto molto scientifico. [SM=x234717]
dr.Burt
00giovedì 26 marzo 2009 09:53
Re:
icsicsxx, 26/03/2009 9.16:

aggiungo una "chicca" tratta da un giornale locale del perugino, www.iltamtam.it, già cazziato da me perchè metteva articoli copia incolla senza firmali:

una prelibatezza, non firmata e senza citare le fonti di provenienza che mi ha messo di buon umore e che ha rafforzato le mie convinzioni su questo argomento:


La pioggia in Italia preludio ad un catastrofe planetaria?
Se si tarda a ridurre le emissioni, la temperatura potrebbe aumentare di mezzo grado ogni 10 anni, secondo l'ufficio metereologico inglese


Potrebbe essere già troppo tardi per salvare il pianeta dagli effetti devastanti del cambiamento climatico. E' la conclusione elaborata dal UK Met Office, l'ufficio meteorologico del Regno Unito, che si è servito del super-computer del centro previsioni di Hardley. In sintesi: ammesso e non concesso che i governi della Terra riescano a raggiungere in fretta un accordo per tagliare, entro il 2050, le emissioni di CO2 del 50% rispetto ai valori del 1990, le probabilità di mantenere il surriscaldamento del globo sotto la soglia critica di due gradi centigradi, oltre la quale gli effetti sarebbero devastanti sia per gli uomini che per le altre specie animali, restano inchiodate al 50%.
La ricerca, propedeutica alla conferenza sul cambiamento climatico di Copenaghen in programma per il prossimo dicembre, mette anche in evidenza come un ritardo di 10 anni sugli interventi necessari per tagliare le emissioni nocive corrisponde a un aumento della temperatura media di mezzo grado. Come dire: se non si fa nulla alla fine del secolo il pianeta avrà a che fare con un aumento della colonnina di mercurio tra i 5,5 e i 7,1 gradi centigradi. Usando una sola parola: catastrofe.

La situazione potrebbe tuttavia aggravarsi ulteriormente anche se in questo periodo fenomeni di concentrazione dell’umidditàin zone ristertte, come è avvenuto per l’Italia, potrebbero far pensare il contrario. Stando a quanto dichiarato da un’equipe internazionale di ricercatori, infatti, la siccità che già colpisce alcune parti del pianeta starebbe distruggendo le foreste amazzoniche.
Secondo i ricercatori, se la superficie della foresta dovesse continuare a ridursi, i cambiamenti climatici verrebbero ulteriormente accelerati con conseguenze drammatiche.
Negli ultimi 100 anni, stando ai dati raccolti dai ricercatori, le varie siccità hanno creato ingenti danni al mondo. Basti pensare che la siccità del 2005 ha distrutto alberi e rilasciato più gas serra delle emissioni annuali di Europa e Giappone messe insieme.



non è fantastico?

Usando una sola parola: catastrofe.
[SM=x234722]

anche se in questo periodo fenomeni di concentrazione dell’umidditàin zone ristertte, come è avvenuto per l’Italia, potrebbero far pensare il contrario.
a prte l'ortografia ovvio
[SM=x234751]

[SM=x234485]

gli darei un premio in denaro se sapessi chi sia l'autore dell'articolo!!!!!




Si rassegni, hanno usato un supercomputer. [SM=x234785]
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