Mica come Shevchenko che si è fatto irretire dalle sirene londinesi...
fonte: tgcom.it
Nella giornata convulsa di giovedì, con il deferimento della società, di Galliani e di Meani per la vicenda calciopoli, in casa Milan c'è spazio anche per le buone notizie. Kakà ha rinnovato il contratto fino al 2011. Un attestato d'amore nei confronti della società e la candidatura a nuova bandiera rossonera dopo la dolorosa separazione da Andriy Shevchenko. "Ho rinnovato - ha detto - così non se ne parla più".
Kakà ha messo nero su bianco il suo grande amore con il Milan, per mettere a tacere le molte voci che circolavano su una sua possibile cessione al Real Madrid ed ha deciso di firmare, nel bel mezzo del Mondiale che lo sta vedendo protagonista con la maglia del Brasile, un rinnovo quinquiennale con la società di via Turati. Una vera e proprio professione di fede per il ragazzo di San Paolo, classe 1982, che così ha deciso di rimanere a vita in rossonero, dato che nel 2011 sarebbe prossimo ai 30 anni, e di aggiudicarsi un posto di riguardo, come se già non lo avesse, nel cuore dei tifosi milanisti. Con la partenza di Sheva, un vero e proprio simbolo per i tifosi, ed i limiti di età di Costacurta e Maldini che, sebbene amatissimi, sono ormai giunti verso la fine sella propria carriera, è tempo di trovare una nuova bandiera. E chi meglio di Ricardo Kakà, con la sua faccia pulita, ma anche la sua grinta e classe potrebbe farlo?
In tre stagione con la maglia rossonera si è dimostrato una presenza fissa in campo (36 preseze nel 2003/04 e nella passata stagione, mentre nel 2004/05 sono state 30) con un buon apporto di reti, 14 nella stagione appena conclusa, a cui vanno aggiunti i 7 della stagione 2004/05 ed i 10 del suo primo anno in Italia. Insomma, ha già i numeri per entrare nella storia del Milan, e con la tranquillità del nuovo contratto ha anche tutto il tempo per farlo.