a sfondo sessista

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supercnc
00martedì 4 febbraio 2014 19:59
«M5s VUOLE SPAZZARE VIA TUTTO» - «Il M5S non è mai d’accordo con nessuna riforma e miglioria perché- ha detto Boldrini - l’obiettivo è non cambiare nulla, dimostra che nulla può essere cambiato dal di dentro e che tutto deve essere spazzato via. È una analisi su nove mesi». E ancora: «C’è un’emergenza democratica, una questione che va trattata con la massima serietà, si tenta di delegittimare le istituzioni». L La presidente della Camera ha detto che «il Parlamento è un luogo dove ci si confronta, non dove c’è lo sfogo di violenza. Il mio appello ai gruppi è tornare a una strada di rispetto reciproco».

LA RICOSTRUZIONE - Boldrini ricostruisce così il precedente, e l’atmosfera sempre più rovente alla Camera: «C’è stato un episodio in commissione giustizia e le deputate del pd sono state insultate con considerazioni offensive e a sfondo sessista che non sto a ripetere, i M5s hanno bloccato i lavori della commissione, l’indomani hanno impedito l’accesso fisico alla prima commissione, hanno impedito di votare, di lavorare , fare ciò per cui i deputati sono pagati». E poi, sulle sanzioni: «Io condanno la violenza a 360 gradi, e particolarmente quando c’è di mezzo una donna. La mia condanna è totale. C’è una istruttoria in corso e nessuno escluso. I deputati ‘cinque stellè devono stare tranquilli. Sulla base di questa istruttoria verranno prese delle decisioni. Non ci saranno due pesi e due misure». «COMMENTI DA POTENZIALI STUPRATORI» - Il video postato sul blog di Grillo era «istigazione alla violenza, basta vedere i commenti, tutti a sfondo sessista - ha detto Boldrini - vuol dire che chi partecipa al quel blog non vuole il confronto ma offendere e umiliare. Sono potenziali stupratori».

«LA TAGLIOLA? SCELTA NON SEMPLICE» - Riguardo la «tagliola (ovvero il potere di cassare gli interventi finalizzati all’ostruzionismo, ndr) «la scelta non era semplice - ha spiegato la terca carica dello Stato -. Ho rispettato l’articolo della Costituzione che dice che il decreto va approvato entro 60 giorni. Se non fosse accaduto è come se la minoranza si fosse imposta sulla maggioranza. Decisione molto scomoda la mia dal punto di vista politico, ho pensato che io in una posizione di terzietà e di garanzia dovevo rispondere ai miei impegni verso la Costituzione e anche verso gli italiani». È vero sì che è la prima volta che alla Camera viene applicato lo strumento della ‘tagliolà, «ma è anche la prima volta che l’opposizione non si ferma un attimo prima per non costringere il presidente della Camera ad adottare questa misura, perchè c’era una consuetudine istituzionale che questa volta non c’è stata. Mi sono assunta le mie responsabilità e anche quella di altri». È stata «una parentesi molto dolorosa, ma non si può permettere di impedire a parlamentari di lavorare».

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