ghiacci polari

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icsicsxx
00martedì 24 giugno 2008 12:40
versione giornalistica corrente (www.ansa.it):

ARTICO FORSE SENZA GHIACCI QUESTA ESTATE
ROMA - Il sottilissimo strato di ghiaccio stagionale che circonda il Polo Nord geografico potrebbe sciogliersi nei prossimi mesi, tanto che per la prima volta questa estate il Polo Nord potrebbe essere libero dei ghiacci. E' l'ipotesi prospettata alla rivista National Geographic da alcuni esperti che stanno studiando gli effetti dei cambiamenti climatici a bordo della nave rompighiaccio canadese Amundsen.

"Quest'anno il Polo Nord potrebbe per la prima volta essere libero dai ghiacci", ha detto alla rivista David Barber, dell'università di Manitoba. La previsione non contraddice i recenti modelli che prevedono lo scioglimento dei ghiacci dell'Artico fra il 2013 e il 2030. Tuttavia lo scioglimento del sottile strato di ghiaccio stagionale è considerato dai ricercatori come il campanello di allarme sulla portata e la rapidità dei cambiamenti indotti dalle trasformazioni del clima.

L'ipotesi si basa su osservazioni dirette e su immagini da satellite che mostrano come l'area che circonda il Polo Nord geografico è composta da un sottile strato di ghiaccio stagionale, che si forma cioé ogni anno in inverno. Un ghiaccio di questo tipo, ha osservato lo studioso, tende a sciogliersi più facilmente durante l'estate rispetto allo strato di ghiaccio più spesso e denso che si accumula nell'arco di anni. Vale a dire che "il ghiaccio in prossimità del Polo Nord è più incline a sciogliersi e che, di conseguenza, c'é un'alta probabilità di vedere un Polo Nord libero dai ghiacci", ha osservato anche in una e-mail inviata alla rivista il climatologo Sheldon Drobot, dell'università del Colorado. Ma ci sono anche alte probabilità he il sottile strato di ghiaccio, spinto in direzione del Canada dalla rotazione terrestre, potrebbe anche superare indenne l'estate.


versione meteolive (noti menzogneri del clima):

Ghiacci polari, ecco la VERITA': l'Artico tiene, l'Antartico vola (state tranquilli!)
A pochi giorni dai rispettivi solstizi analizziamo la situazione in cui versano le distese glaciali che giacciono sulle calotte polari. Come di consueto diamo la parola ai numeri per non dare adito ad interpretazioni individuali, emotive e personalizzate del discorso.

Evidente la ripresa della banchisa artica dopo il pauroso buco di fine estate del 2007. Il trend complessivo di tenuta risulta tra l'altro costante e soddisfacente. Fonte Polar Research Group, Università dell'Illinois su dati NOAA.
Banchisa polare: perchè se ne parla solo quando si scioglie? Il silenzio profuso fino alla scorsa settimana, quando la nostra estate era ancora in alto mare, equivaleva ad uno stato di salute decisamente soddisfacente di entrambe le calotte polari. Ora la verità rimane sempre la stessa ma stride con la prima alitata africana sopraggiunta sulla nostra estate.

Ecco che, come per magia, saltano subito fuori dal cilindro magico le notizie "folletto" che delineano gli ormai consueti scenari apocalittici finora regolarmente rimasti solo sulla carta stampata. Banchisa artica in brodo di giuggiole? Andiamo ad analizzare i numeri e cerchiamo di comprendere che aria tira (decisamente fredda) lassù dove il sole rimane anche durante l'estate solo un pallido cappello di ghiaccio.

Il Polo Nord, quello che ha dato ultimamente le preoccupazioni maggiori, risulta in buono stato di salute. Le enormi perdite dello scorso anno sono state ampiamente recuperate ma non solo. A pochi giorni dal trascorso solstizio d'estate l'estensione non solo rimane ancora superiore a quella misurata lo stesso giorno dello scorso anno ma il trend della curva vista nel suo complesso evidenzia una buona tenuta.

Nessun tracollo dunque, come si ventila da più parti e come si poteva ipotizzare data la giovane ricostituzione dello spessore glaciale in banchisa. Al momento sono circa 250 mila i kmq in più rispetto alla misurazione effettuata il 24 giugno 2007. L'estensione totale dei ghiacci oceanici ammonta dunque a circa 8 milioni e 550 mila kmq, conservando una anomalia su base ventennale di circa - 1 milione e 350 mila kmq.

Se l'Artico tutto sommato sta abbastanza bene, l'Antartico vola. La ripresa evidente e continua dell'apparato glaciale oceanico non lascia adito a dubbi e non può essere imputato ad alcuna fase transitoria o a scivolamenti di piattaforme glaciali continentali verso l'oceano come da qualcuno ipotizzato.

Il Polo Sud si presenta all'appuntamento con l'inverno antartico con una massa glaciale impressionante, dell'ordine di circa 11 milioni e 800 mila kmq. Rispetto al 24 giugno del 2007 sono 800 mila i kmq in più, mentre l'estensione totale dell'anomalia rispetto alla media ventennale ammonta a + 1 milione e 50 mila kmq.

supercnc
00martedì 24 giugno 2008 19:55
10 visite e questa è la prima replica
è un argomento molto sentito dai cazzari alla ricerca di gnocca facile
icsicsxx
00martedì 24 giugno 2008 20:11
ma io non speravo manco nella sua risposta!

questo è un mio blocco di appunti per ricordare!
supercnc
00martedì 24 giugno 2008 21:03
allora scusi l'intromissione, ne ho anche letto una parte prima di
icsicsxx
00mercoledì 25 giugno 2008 08:35
ficcanaso!
kikyoz
00mercoledì 25 giugno 2008 15:28
ammetto che non ho letto niente degli appunti di icsicsxx

lasciamo l'ingegnere alle sue pippe mentali... io preferisco la gnocca facile
icsicsxx
00mercoledì 25 giugno 2008 15:31
beato lei che ne trova!
.cat.
00mercoledì 25 giugno 2008 15:34
mi stavate cercando?
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