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00domenica 22 aprile 2007 21:03
Denise Pardo per Panorama
Arcipelago Strada, ovvero il Gino’s people, popolo adoratore del chirurgo fondatore di Emergency e di ospedali che hanno salvato migliaia di vite, liberatore del giornalista Daniele Mastrogiacomo. Scrittore di due best-seller autobiografici, Pappagalli verdi e Bukashi, Gino Strada, sex symbol della sinistra movimentista girotondina e di governo, da Giovanni Russo Spena di Rifondazione ai verdi Angelo Bonelli e Paolo Cento, porta la sua gente in piazza e fa strage di cuori. Che cuori: non solo di artisti che, si sa, sono sensibili, anche di banche.
Nel pantheon del messianico Gino, che non digiuna ma incassa meritevole, hanno un posto d’onore Dario Fo e Franca Rame, Lella Costa, Gabriele Salvatores, Aldo Giovanni e Giacomo, per dirne alcuni. Fabio Fazio ne va ghiotto. Furio Colombo lo ha sempre sostenuto.
Con Beppe Grillo una beatitudine: un loro ipotetico sodalizio politico potrebbe sfondare barriere partitiche. Artisti, giornalisti e capitalisti. Presidente della Fondazione Emergency, Milly Moratti, moglie del petroliere Massimo. Marco Tronchetti Provera offre da anni la sede milanese dell’ong ed elargisce anche generosi contributi, come d’altra parte la Fondazione Montepaschi. Emergency macchina da guerra organizzativa e contabile. Lobby on the road, nel senso di Strada.
SEDUTI INSIEME SULL’OLIMPO
Paolo Scaroni, amministratore delegato Eni, Marco Drago, presidente De Agostini, Lorenzo Pellicioli, amministratore delegato De Agostini: una nuova piccola lobby avanza. Drago e Scaroni siedono vicini nel campaign board dell’Università Bocconi di Milano. Scaroni, come Drago e Pellicioli, è nel cda della società Dea, ex Cdb web tech, comprata da De Agostini. Ora Scaroni e Pellicioli dovrebbero sedersi insieme nell’olimpo: il cda delle Generali. Lobby mini, se si contano i componenti, molto potente se si pesano.
Dagospia 22 Aprile 2007
un esempio da seguire..........