imbecilli

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icsicsxx
00mercoledì 8 aprile 2009 10:33
il terremoto in Abruzzo lo ha voluto il Signore
8 aprile 2009 alle 10:06 — Fonte: teledicoio.blogosfere.it

Dopo la figura pietosa del Tg1 un altro video da brividi . Ci spostiamo nel campo della religione, del cattolicesimo, sulla sponda di un oltranzismo che tutti i giorni esce dalle casse dell’autoradio sotto forma di Radio Maria .


[SM=x234881]
icsicsxx
00mercoledì 8 aprile 2009 10:34
Dopo la figura pietosa del Tg1 un altro video da brividi. Ci spostiamo nel campo della religione, del cattolicesimo, sulla sponda di un oltranzismo che tutti i giorni esce dalle casse dell'autoradio sotto forma di Radio Maria.

E' difficile, per la religione, spiegare la sofferenza. Ancor più l'ingiustizia. Lo è sempre stato, per questo la Chiesa ha sempre girato la frittata propinandoci qualsiasi tragedia sotto forma di "dono" di Dio. L'inghippo è tutto lì, il loro è un sottile gioco psicologico che ormai, con l'avvento dell'età della ragione, fa acqua da tutte le parti. Quindi di "sottile" il gioco ha ben poco. E' semplicemente ridicolo.

Sto offendendo la sensibilità di qualcuno? Può essere, ma nutro la speranza che anche i credenti possano un giorno rendersi conto che se un Dio c'è di certo non ha intenzione di appoggiarsi ad una istituzione politica come quella guidata da Ratzinger. Anzi, credo abbia ancora i brividi per le dichiarazioni del Papa "in vacanza" in Africa.

“Il Signore ha voluto in questa settimana santa che in qualche modo anche loro partecipassero al mistero della sua passione. Vogliamo vedere qualcosa di positivo, anche in questa tragedia. In fondo il Signore quando vuol farci partecipare delle sue sofferenze vuol farci anche partecipare della gloria della sua resurrezione”.
supercnc
00mercoledì 8 aprile 2009 12:33
ma il video dove cacchio è?
icsicsxx
00mercoledì 8 aprile 2009 12:52
segua il link!
Bagonghi
00mercoledì 8 aprile 2009 13:59
Spero che anche gli autori del video possano vivere la passione di Cristo. Decuplicata.
icsicsxx
00mercoledì 8 aprile 2009 15:31
perchè decuplicata solamente?

non mettiamo limiti alla divina provvidenza
Eternauta77
00mercoledì 8 aprile 2009 17:13
Posso non commentare?
icsicsxx
00mercoledì 8 aprile 2009 18:18
il suo parere sarebbe illuminante per le nostre povere menti...
dr.Burt
00mercoledì 8 aprile 2009 18:26
basti pensare al concetto di dolore secondo Teresa di Calcutta.
Non è che Villaggio la chiama topo albanese per un capriccio.
Eternauta77
00mercoledì 8 aprile 2009 19:22
Re:
icsicsxx, 08/04/2009 18.18:

il suo parere sarebbe illuminante per le nostre povere menti...



Non mi irrida.
E' solo che in certi casi la penso come Voltaire:
il silenzio dei popoli è il disprezzo dei re.
Ahò, detto in romanesco: ma chi se l'incula?


Frankiefos
00giovedì 9 aprile 2009 09:50
Re:
dr.Burt, 08/04/2009 18.26:

basti pensare al concetto di dolore secondo Teresa di Calcutta.
Non è che Villaggio la chiama topo albanese per un capriccio.





Il Papa ha firmato il decreto per la beatificazione di Madre Teresa di Calcutta, una beatificazione avvenuta in tempi record per volontà dello stesso Giovanni Paolo II, un devoto della suora nata in Macedonia da un famiglia albanese nel 1910 con il nome di Agnese Gonxha Bojaxhiu. Ma non solo: Madre Teresa, così come Padre Pio, gode di una popolarità immensa in tutto il mondo e in molti hanno chiesto la sua santificazione. A distanza di cinque anni dalla prima sfortunata pubblicazione, con un tempismo perfetto, torna a circolare nelle librerie un testo che mette in discussione la vita e le scelte di Madre Teresa. Edito da minimum Fax, il libro si intitola La posizione della missionaria. Scritto da Christopher Hitchens, noto saggista americano autore di rubriche su "Vanity Fair" e "The Nation", uscì in Italia nel 1997. Ci fu un susseguirsi di richieste da parte delle librerie e si ricorse immediatamente a una ristampa, ancor prima della presentazione ufficiale. Da subito, e nettamente, gli ambienti vicini alla suora e le centinaia di migliaia di suoi devoti ne presero le distanze. Malgrado le intemerate, però, il 5 settembre gli scaffali vennero inondati dal libretto (126 pagine), ma - ahimè - proprio quel giorno Madre Teresa morì. Nel giro di una settimana le librerie si premurarono di rispedire il testo alla casa editrice per sostituirlo con più consoni, e più costosi, ritratti fotografici. L'analisi, non benevola, che si fa della vita della missionaria è suffragata da testimonianze, documenti, interviste a medici e infermiere che hanno lavorato a stretto contatto con la suora. Informazioni spiacevoli, ma documentate. Si racconta di come la suora nei suoi ospedali e centri d'accoglienza pretendesse il rigore più stretto. Niente poltrone e niente materassi, solo tavole di legno e coperte. Niente antibiotici o analgesici, solo aspirine, perché il dolore avvicina a Dio, perché Gesù sulla croce ha sofferto, perché chi sta male si guadagna il paradiso. Una filosofia di vita, una forma di fede che sfiora il fanatismo, condivisibile o no, ma che stride con altre informazioni: quando Madre Teresa ha avuto bisogno di cure, si dice nel libro, si è rivolta alle migliori cliniche hollywoodiane, ben lontane dagli standard spartani dei suoi ospedali a Calcutta. Non solo: gli ordini dati a medici e infermiere erano chiari, quelle persone erano comunque destinate a soffrire e dunque a unirsi a Dio visto che lui li aveva chiamati a sé attraverso la malattia, dunque le siringhe non si buttavano, si riutilizzavano, al massimo si sciacquavano sotto l'acqua (rigorosamente fredda) e si gettavano solo quando l'ago si spezzava. Molte delle infermiere che hanno lavorato con lei, racconta Hitchens, hanno abbandonato la missione perché non sopportavano più di veder soffrire i malati sapendo che c'era un modo per evitarlo. Se ne curiamo uno, rispondeva Madre Teresa, tutti pretenderanno lo stesso trattamento. Quando alcune sorelle romane ricevettero in dono per il loro centro accoglienza decine e decine di tonnellate di pomodori, dopo averne consumati di freschi, decisero di farne conserva per non rischiare che andassero a male. Madre Teresa impose che tutte le bottigliette di salsa venissero buttate, dalla prima all'ultima, poiché rappresentavano un segno di sfiducia nella provvidenza divina. Un libro da leggere e rileggere, magari da confrontare con altre biografie più "autorizzate", un testo che sicuramente fa riflettere e ancor più discutere. Infatti, ogni atto che ha riguardato la missionaria è stato oggetto di polemica. Compresa l'assegnazione del Nobel per la pace nel 1979


Altre recensioni qui: link
Bagonghi
00giovedì 9 aprile 2009 11:18
Re: Re:
Frankiefos, 09/04/2009 9.50:





Il Papa ha firmato il decreto per la beatificazione di Madre Teresa di Calcutta, una beatificazione avvenuta in tempi record per volontà dello stesso Giovanni Paolo II, un devoto della suora nata in Macedonia da un famiglia albanese nel 1910 con il nome di Agnese Gonxha Bojaxhiu. Ma non solo: Madre Teresa, così come Padre Pio, gode di una popolarità immensa in tutto il mondo e in molti hanno chiesto la sua santificazione. A distanza di cinque anni dalla prima sfortunata pubblicazione, con un tempismo perfetto, torna a circolare nelle librerie un testo che mette in discussione la vita e le scelte di Madre Teresa. Edito da minimum Fax, il libro si intitola La posizione della missionaria. Scritto da Christopher Hitchens, noto saggista americano autore di rubriche su "Vanity Fair" e "The Nation", uscì in Italia nel 1997. Ci fu un susseguirsi di richieste da parte delle librerie e si ricorse immediatamente a una ristampa, ancor prima della presentazione ufficiale. Da subito, e nettamente, gli ambienti vicini alla suora e le centinaia di migliaia di suoi devoti ne presero le distanze. Malgrado le intemerate, però, il 5 settembre gli scaffali vennero inondati dal libretto (126 pagine), ma - ahimè - proprio quel giorno Madre Teresa morì. Nel giro di una settimana le librerie si premurarono di rispedire il testo alla casa editrice per sostituirlo con più consoni, e più costosi, ritratti fotografici. L'analisi, non benevola, che si fa della vita della missionaria è suffragata da testimonianze, documenti, interviste a medici e infermiere che hanno lavorato a stretto contatto con la suora. Informazioni spiacevoli, ma documentate. Si racconta di come la suora nei suoi ospedali e centri d'accoglienza pretendesse il rigore più stretto. Niente poltrone e niente materassi, solo tavole di legno e coperte. Niente antibiotici o analgesici, solo aspirine, perché il dolore avvicina a Dio, perché Gesù sulla croce ha sofferto, perché chi sta male si guadagna il paradiso. Una filosofia di vita, una forma di fede che sfiora il fanatismo, condivisibile o no, ma che stride con altre informazioni: quando Madre Teresa ha avuto bisogno di cure, si dice nel libro, si è rivolta alle migliori cliniche hollywoodiane, ben lontane dagli standard spartani dei suoi ospedali a Calcutta. Non solo: gli ordini dati a medici e infermiere erano chiari, quelle persone erano comunque destinate a soffrire e dunque a unirsi a Dio visto che lui li aveva chiamati a sé attraverso la malattia, dunque le siringhe non si buttavano, si riutilizzavano, al massimo si sciacquavano sotto l'acqua (rigorosamente fredda) e si gettavano solo quando l'ago si spezzava. Molte delle infermiere che hanno lavorato con lei, racconta Hitchens, hanno abbandonato la missione perché non sopportavano più di veder soffrire i malati sapendo che c'era un modo per evitarlo. Se ne curiamo uno, rispondeva Madre Teresa, tutti pretenderanno lo stesso trattamento. Quando alcune sorelle romane ricevettero in dono per il loro centro accoglienza decine e decine di tonnellate di pomodori, dopo averne consumati di freschi, decisero di farne conserva per non rischiare che andassero a male. Madre Teresa impose che tutte le bottigliette di salsa venissero buttate, dalla prima all'ultima, poiché rappresentavano un segno di sfiducia nella provvidenza divina. Un libro da leggere e rileggere, magari da confrontare con altre biografie più "autorizzate", un testo che sicuramente fa riflettere e ancor più discutere. Infatti, ogni atto che ha riguardato la missionaria è stato oggetto di polemica. Compresa l'assegnazione del Nobel per la pace nel 1979


Altre recensioni qui: link



Mi ha preceduto.

dr.Burt
00giovedì 9 aprile 2009 12:01
Re: Re: Re:
Bagonghi, 09/04/2009 11.18:



Mi ha preceduto.





E' meglio averlo davanti, si fidi. [SM=x234723]
supercnc
00venerdì 10 aprile 2009 18:12
ma quanto deve durare ancora sto sciacallaggio? non fa ad avvicinarsi alla tv che c'è sempre qualcuno che ci sta mangiando sopra... finché durerà l'interesse insano della massa vs questa tragedia?

ho notato che nei tg quando parla il nanodimmerda sono state sostituite le solite foto di regime che usano da anni di lui che sorride con le foto di circostanza di lui serio... (sicuramente per iniziativa dei giornalisti servi senza alcun ordine dall'alto)

e ora inizierà il vero sciacallaggio, quello della spartizione dei fondi per la ricostruzione


bleah
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