ma l'abbondante Ferrara (bizzarro inside)

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icsicsxx
00lunedì 14 febbraio 2011 12:13
non si era sperticato nelle elezioni per combattere la plaga dell'aborto in Italia, mostrando principi morali degni di un prelato spinto?

e certo che mo, ritrovarselo a decantare le bellezze del libertinaggio e delle orge contro natura è alquanto bizzarro............


[SM=x234957]
Eternauta77
00lunedì 14 febbraio 2011 16:09
Non trovo la contraddizione, mi scusi.
Ci pensi bene: l'atto contronatura di cui trattasi è il più antico contraccettivo che esista... [SM=x234949]
icsicsxx
00lunedì 14 febbraio 2011 18:46
lei mi fornisce sempre perle di saggezza!

comunque non vorrei trovarla alle mie spalle, sa solo per prudenza.........
supercnc
00martedì 15 febbraio 2011 16:54
ma quanto lo pagano per ridicolizzarsi a comando?
Frankiefos
00martedì 15 febbraio 2011 20:55
1)da comunista a prezzolato della CIA, da ateo devoto a libertino; in un paese civile l'avrebbero fatto penzolare da un lampione già da un pezzo

[SM=x234944]

2)Posto qui per comodità invece che nel thread pudico:

Ferrara lancia la giornata contro “i falsi puritani” che chiedono le dimissioni di B.

Con "In mutande ma vivi" il direttore del Foglio torna nell'agone politico tre anni dopo il flop della lista "Aborto? No Grazie". E si candida a diventare il nuovo maître à penser del libertinismo berlusconiano. Sembra passato un secolo da quell’otto marzo 2008, quando Giuliano Ferrara battezzava in Piazza Farnese a Roma il suo movimento “Aborto? No Grazie”. La campagna per la moratoria contro
le interruzioni di gravidanza, per giunta nel giorno della festa della donna,
era accompagnata musicalmente dalle note di Giovanni Lindo Ferretti, ex leader dei CCCP, la band di punk filosovietico che fra gli anni ottanta e novanta aveva incendiato le sale concerti di tutti i centri sociali occupati d’Italia.
Altri tempi quelli. Il manifesto pro life di Ferrara era così reazionario che lo stesso Silvio Berlusconi rifiutò l’apparentamento con le liste del Pdl condannandolo a un clamoroso flop elettorale alle elezioni dell’aprile 2008.Oggi il direttore del Foglio torna nell’agone politico con un’iniziativa di segno diametralmente opposto: “In mutande ma vivi”, già il nome è tutto un
programma.L’appuntamento è per Sabato 12 febbraio alle 10.30 al Teatro Dal Verme di Milano dove si manifesterà contro, come dice Ferrara, “i falsi puritani e i falsi benpensanti”. E cioè contro i lettori di Repubblica e del Fatto Quotidiano. Ma soprattutto contro i quindicimila cittadini che hanno riempito il PalaSharp del capoluogo lombardo lo scorso 5 aprile e contro le donne che domenica prossima invaderanno le piazze italiane al grido di “Se non ora, quando?”. Insomma contro tutti quelli che pensano che Silvio Berlusconi, travolto dall’ennesimo scandalo sessuale e indagato per concussione e prostituzione minorile, debba passare la
mano e chiudere la sua esperienza politica e di governo. Per dirla con parole sue, quella di sabato prossimo è una celebrazione contro i “virtuosi talebani”.L’appello, lanciato in un editoriale del Foglio l’otto febbraio, è rivolto a tutta quella gente “per cui il partito dei pm militanti, delle intercettazioni e
delle pornogallery, dello spionaggio ad personam e dell’ipocrisia moralistica is unfit to lead Italy, come disse un tempo l’Economist di Berlusconi”.
All’evento hanno già aderito personaggi come Piero Ostellino, l’editorialista del Corriere della Sera (quello che scrisse “quando una donna si siede sulla propria fortuna”), la parlamentare Iva Zanicchi che, per Ferrara, “non prende ordini da Berlusconi ma difende l’Italia dal progetto di scardinare il
berlusconismo con ogni mezzo per mettere al suo posto un civismo minacciosamente illiberale”
, il direttore del Giornale Alessandro Sallusti e molti altri esponenti del giornalismo e della cultura berlusconiana.Il direttore del Foglio, promette una “scenografia strepitosa” e annuncia che sul palco del teatro ci saranno tre fili da bucato con sopra stese centocinquanta mutande. Il concetto che sta dietro al bizzarro allestimento lo spiega in un’intervista a Fabrizio Roncone sulle pagine del Corriere della Sera: “Siamo uniti tutti dallo stesso disgusto per questa crociata puritana e
moralista”.
Quando il cronista del Corriere gli fa notare dell’esistenza delle intercettazioni della minorenne Ruby, di quelle di Nicole Minetti e delle prostitute che raccontano del bunga bunga, Ferrara è perentorio: “Non partecipomal festival. Non parlo dei pettegolezzi della Bocassini”.

Dopo la campagna oscurantista del 2008 contro l’interruzione di gravidanza e contro la legge 194, il giornalista si reinventa liberale e si autocandida a diventare il maître à penser di un nuovo libertinismo in rigorosa salsa berlusconiana. Contro quelli che “agitano il corpo femminile come un simbolo di vergogna – dice Ferrara – Spiano, intercettano, guardano dal buco della serratura e stanno inculcando in una generazione di italiani il disprezzo per la
politica”.

Poco importa se meno di tre anni fa dicesse che “l’aborto è legale ma non è un diritto legittimo o moralmente indifferente” e che, a proposito del corpo femminile sentenziasse che “il diritto di autodeterminazione della donna non può affermarsi contro il bambino”.

Per evitare un altro flop sarà meglio che il popolo che Ferrara chiama a raccolta contro la piazza dei moralisti alla Saviano, Santoro e Travaglio sia insensibile alla doppia morale del berlusconismo. Che fa proprio il Family Day, contrasta le unioni fra persone dello stesso sesso, vota leggi durissime contronla prostituzione (quella in strada, s’intende) e chiude gli occhi di fronte ai diktat della Chiesa sull’inizio e il fine vita. Salvo poi, nel privato, agire nel senso opposto.

supercnc
00mercoledì 16 febbraio 2011 10:23
1 ah, ma allora vi siete fissati con gli elenchi numerici?!
2 quindi ferrara ammette che il suo padrone è un gran maiale che va a minorenni?
3 strano, perché nelle altre versioni di difesa propagandistica per il popolino: il sig. S.B. non ha mai pagato una donna e soprattutto è fidanzato ufficialmente con una tipa che giustamente vuole restare anonima per non passare per cornuta
dr.Burt
00mercoledì 16 febbraio 2011 11:44
Un italiano su tre ha ancora fiducia nel premier. Anremmo rasi al suolo con il napalm.
Frankiefos
00mercoledì 16 febbraio 2011 20:22
ogni cittadino onesto e pensante dovrebbe segnalare all'apposito registro clandestino i nomi di tutti i berlusconiani di sua conoscenza; così, semmai un giorno riuscissi finalmente a diventare El Caudillo di questo sciagurato paese avrei un elenco già pronto ed accurato di persone da docciare col Zyklon B

[SM=x234470]
icsicsxx
00giovedì 17 febbraio 2011 12:08
io eiaculo un paio di volte a settimana.........
dr.Burt
00giovedì 17 febbraio 2011 12:21
Difficilmente passa un giorno senza che non trombi o mi faccia una pugnetta. [SM=j1621803]
Eternauta77
00giovedì 17 febbraio 2011 14:39
Anch'io: tutte le sante domeniche! [SM=j2303876]
icsicsxx
00giovedì 17 febbraio 2011 16:58
all'ora decima?
supercnc
00giovedì 17 febbraio 2011 18:56
Re:
Frankiefos, 16/02/2011 20.22:

ogni cittadino onesto e pensante dovrebbe segnalare all'apposito registro clandestino i nomi di tutti i berlusconiani di sua conoscenza; così, semmai un giorno riuscissi finalmente a diventare El Caudillo di questo sciagurato paese avrei un elenco già pronto ed accurato di persone da docciare col Zyklon B

[SM=x234470]




secondo me sono ancora a rischio i non berlusconati

anch'io sogno rastrellamenti casa per casa alla ricerca di chi per interesse o speranza di interesse (questi ultimi sono i peggiori) ha sputato sull'italia e collaborato alla realizzazione di orribili nefandezze (anche Fini inside)



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