da: http://www.repubblica.it/2009/04/sezioni/ambiente/nucleare3/dossier-nuove-centrali/dossier-nuove-centrali.html
Le centrali hanno bisogno di molta acqua per raffreddare i reattori (questa acqua circola, naturalmente, fuori dal reattore) e, per questo vengono, di solito, costruite vicino ai fiumi o al mare. Il rischio, quando si tratta di fiumi, sono le piene, più frequenti negli ultimi decenni. Ma è un pericolo relativo: la centrale di Trino Vercellese, sette metri sopra il livello del Po, è sopravvissuta all'asciutto a due piene catastrofiche. Il problema, in realtà, non è troppa acqua, ma troppo poca. Il riscaldamento globale sta diminuendo la portata dei fiumi e c'è il dubbio che, in estate, la portata del Po non sia sufficiente per il raffreddamento delle centrali, mentre, contemporaneamente, si acuisce il problema di salvaguardare le falde acquifere, ad esempio in una zona di risaie, come il vercellese.
L'alternativa sono le coste e l'acqua del mare. Ma il riscaldamento globale innalzerà progressivamente, nei prossimi decenni, il livello dell'Adriatico, del Tirreno e dello Jonio, ponendo a rischio allagamento centrali costruite per durare, mediamente, una cinquantina d'anni. Il Cnen, ad esempio, aveva indicato fra le aree più idonee il delta del Po e quello del Tagliamento, nell'Adriatico settentrionale. Ma il suo successore, l'Enea, definisce tutta la costa adriatica a nord di Rimini come la zona italiana a più alto pericolo di allagamento, con un innalzamento - minimo - del livello del mare di 36 centimetri. In effetti, quest'altra mappa dell'Enea ripercorre gran parte della costa italiana. Sia Piombino che l'area della vecchia centrale di Montalto di Castro, nel Lazio, ad esempio, scontano un innalzamento minimo del livello del mare di 25 centimetri.
ora a prescindere dal discorso nucleare o non nucleare il sig MAURIZIO RICCI mette insieme una seri di chiacchiere da bar non indifferenti:
..... le piene, più frequenti negli ultimi decenni......
.....Il riscaldamento globale sta diminuendo la portata dei fiumi......
fantastico!
...pericolo di allagamento, con un innalzamento - minimo - del livello del mare di 36 centimetri.......
esticazzi! intendono costruire le centrali a meno di 36 cm sul livello del mare?
dai ridiamoci sopra!!!!
è bello i iniziare la giornata con buonumore e allegria!
a dimenticavo: nonostante quelli dell' ENEA lo neghino fermamente il loro primo nome significava ENTE NAZIONALE ENERGIA ATOMICA e non come affermano adesso Ente Nazionale Energia Alternative come adesso affermano orgogliosamente!
ridiamo ridiamo ridiamo!!!