Scritto da: supercnc 17/07/2006 21.45
che era tutta una balla non lo scriviamo?
una balla?
Gdf Milano, terminato incontro tra ufficiali e avvocato generale
Al centro della 'riunione', durata 2 ore, l'avvio del procedimento d'urgenza di trasferimento comunicato venerdì scorso ai vertici della Guardia di Finanza
Nella foto il generale Roberto Speciale (Adnkronos)Roma, 17 lug. (Adnkronos/Ign) - E' durato circa due ore l'incontro tra i vertici della Guardia di Finanza, gli ufficiali lombardi delle Fiamme Gialle, e l'avvocato generale presso la Procura generale di Milano, Manuela Romei Pasetti.
Alle 16.30, il comandante generale della Guardia di Finanza, il gen. Roberto Speciale, e il generale capo di stato maggiore, Emilio Spaziante, si sono recati nella caserma di Melchiorre Gioia delle Fiamme Gialle dove hanno incontrato gli ufficiali lombardi e l'avvocato generale Pasetti. Al centro della 'riunione' c'è stato l'avvio del procedimento d'urgenza di trasferimento comunicato venerdì scorso ai vertici della Guardia di Finanza della Lombardia rispetto al quale il procuratore capo di Milano aveva chiesto spiegazioni in una lettera inviata, nel fine settimana, allo stesso comandante Roberto Speciale.
Il trasferimento riguarda ben quattro ufficiali, praticamente l'intera squadra che da anni affianca il lavoro dei magistrati milanesi su almeno una decina di fronti investigativi, da Parmalat ad Antonveneta. Proprio il procuratore capo Manlio Minale, a fine giugno, aveva scritto una prima lettera al Comando Generale delle Fiamme Gialle elogiando il lavoro svolto dai suoi 'investigatori' a Milano e chiedendo, per questo, la riconferma di tutte le cariche. Richiesta rimasta 'lettera morta'. L'annuncio, rimbalzato questa mattina su tutti i quotidiani, dei trasferimenti tanto inattesi quanto improvvisi, ma allo stato ancora al di là da venire, ha spinto il Comando generale a prendere posizione con una nota dove, in poche righe, ha smentito l'azzeramento dei vertici lombardi precisando che si tratta 'solo' di un ''previsto procedimento amministrativo per un eventuale successivo impiego''.
Cosa sia stato detto o deciso nell'incontro di oggi in caserma resta 'top secret', almeno per il momento. Chiuso nel suo ufficio Minale si è spinto oltre le lettere inviate al Comando Generale. Ed ha contattato telefonicamente il vice ministro dell'Economia e delle Finanze Vincenzo Visco, che già ieri, a tarda ora, aveva smentito seccamente che gli 'avvicendamenti' alla Gdf lombarda fossero riconducibili all'affaire Unipol.
Alla fine, il colloquio è stato riassunto e sintetizzato in una nota con la quale lo stesso Ministero ha ribadito che ''le motivazioni di tali avvicendamenti sono unicamente riconducibili ad esigenze di servizio'' e che le ''decorrenze degli stessi movimenti, come peraltro pianificato dal Comando generale della Guardia di Fiannza e con l'obiettivo di evitare plateali strumentalizzazioni, saranno scaglionate per favorire un graduale inserimento da parte dei nuovi ufficiali nelle indagini in corso''.
Il caso è appena iniziato. Ora tutti e quattro gli ufficiali lombardi hanno dieci giorni di tempo per avere accesso agli atti e presentare eventuali memorie. Poi l'ultima parola, quanto meno per il comandante del Nucleo Provinciale di Milano, il colonnello Virgilio Pomponi, passerà, ancora una volta, al procuratore capo Minale e al procuratore generale Mario Blandini.
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"sono abituato a prendere sul serio anche me stesso quando scrivo vaccate... quindi prendo sul serio qualsiasi idiota come me"
(citazione dalle opere di QED, poeta Parmigiano del secolo scorso, non si sa se ancora in vita)