CITATI: “BUSH HA RAGIONE. ANZI: I TERRORISTI ISLAMICI PIU’ CHE FASCI SONO NAZI”
“I PIAGNONI EUROPEI LA SMETTANO DI CRITICARE SEMPRE E DOVUNQUE GLI AMERICANI”
“LIBERAZIONE” E “MANIFESTO”: “NO, I FASCI SIAMO NOI. L´ISLAM NON C´ENTRA NIENTE”
da dagospia:
1 - I TERRORISTI ISLAMICI PIU’ CHE FASCI SONO NAZI
Pietro Citati per La Repubblica
Ho letto l´articolo di Gilles Kepel, pubblicato su Repubblica del 12 agosto. Kepel critica l´espressione usata da Bush, a proposito di al Qaeda e degli attacchi terroristici recenti, come opera di «fascisti islamici».
Bush non ha molta familiarità con la storia islamica, che avrebbe fatto bene a conoscere meglio, ma questa volta ha perfettamente ragione.
Al Qaeda o i terroristi islamici non sono, come i giornali e i politici italiani continuano a ripetere, dei «fondamentalisti», che si richiamano al Corano e alla tradizione islamica. Nel Corano è ammessa la molteplicità delle vie che conducono a Dio, la molteplicità dei culti, e nella tradizione islamica la «guerra santa» è regolamentata in modi estremamente precisi, che escludono i civili. Gli attacchi alle torri gemelle e i recentissimi tentativi di Londra sarebbero stati severissimamente condannati da Maometto.
Il movimento terroristico islamico si richiama all´insegnamento wahabita, un tempo disprezzato dall´Islam, che non era tradizionalista, ma rivoluzionario e iconoclasta. Nel 1926 i Wahabiti volevano distruggere le tombe di Maometto, di Abu Bakr e Umar, i primissimi compagni di Maometto, come oggi pretendono di distruggere l´Occidente.
L´attentato dell´11 settembre 2001, con la terribile lucidità delle mete da raggiungere, la straordinaria efficienza organizzativa e lo sfruttamento della televisione, è la perfetta imitazione di un gesto della moderna politica europea. Il termine di nazista (meglio che fascista) gli si addice benissimo.
Credo che sarebbe ora che i cosiddetti esperti europei smettessero di criticare sempre e dovunque gli americani: gli americani sono morti e muoiono, mentre gli europei blaterano, piangono; sempre più incolti, stolidi e incapaci di agire.
2 - LA SFIDA DI LIBERAZIONE: "FASCISTI? SONO I CRISTIANI"
Alessandra Longo per La Repubblica
In questo agosto che sembra purtroppo non conoscere leggerezza, capita che l´affermazione di Bush sui «fascisti-islamici» resista nel dibattito più di un giorno, e sempre in prima pagina. Frase analizzata, vivisezionata, respinta o, al contrario, obtorto collo fatta propria. Piero Sansonetti, direttore di «Liberazione», dedica l´editoriale di sabato all´anatema del presidente americano per dire quel che ci si aspetta da un quotidiano comunista: «Il fascismo con l´Islam non c´entra niente e non c´entra niente con il mondo arabo e con la sua cultura». Cioè, insomma, gli unici fascisti, al caso, siamo noi, gli occidentali, gli europei, i detentori del copyright.
«La Shoah - ricorda Sansonetti - l´abbiamo fatta noi, noi borghesi europei». Ne consegue che l´espressione usata da Bush (ma non è lui ad averla inventata, bensì più dotti neocon britannici) è da respingere al mittente, addirittura da rovesciare, secondo «Liberazione»: «Se proprio si dovesse accostare il fascismo a una religione, ci dispiace dirlo, ma l´unica religione che ha visto la sua gerarchia, la sua "Chiesa", coinvolta col fascismo è stata la religione cristiana. Il fascismo non è islamico, è casomai cristiano».
Tanto analizza e sviscera Sansonetti, tanto Valentino Parlato liquida veloce sulla prima pagina del «manifesto» di ieri. Seguace di Samuel Huntington e della sua teoria sullo scontro delle civiltà (peraltro così cara, in periferia, a Marcello Pera), il presidente degli Stati Uniti ha deliberatamente fatto ricorso all´immagine dei «fascio-islamici» per mantenere alte nell´opinione pubblica la paura e l´odio per i terroristi. Parlato si limita a commentare la sortita con una domanda: «Pensate che cosa diremmo noi se, dall´altra parte, ci venisse l´accusa di fascio-cristiani»?
Due editoriali, due approcci diversi per un unico approdo: Stefano Menichini, già «manifesto», direttore di «Europa», la voce della Margherita, legge in controluce il lavoro dei colleghi ed esibisce un terzo parere, di segno distante, anch´esso pubblicato sul giornale (di venerdì scorso). Bush e il ministro degli Interni inglese Reid danno dei fascisti «agli strateghi dell´orrore»? «Dobbiamo avere la forza di dar loro ragione - scrive Menichini - e di trarne le conseguenze».
A voce, letti Sansonetti e Parlato, il direttore di «Europa» conferma la sua linea: «Secondo me noi dobbiamo accettare l´applicazione di questo giudizio nei confronti del nostro nemico mortale e non penso solo al terrorismo di Al Qaida ma alla fortissima caratterizzazione totalitaria di formazioni come Hetzbollah, le cui manifestazioni, a cominciare dal saluto romano, evocano il fascismo». Insomma: etimologicamente l´uso del termine fascisti sarà pure «discutibile», però «la sostanza» è questa, dice Menichini, che conclude così: «Spero che questo rifugiarsi dei giornali di sinistra nello storicamente corretto non nasconda in realtà, per l´ennesima volta, la protezione dei "compagni che sbagliano" sotto diverse spoglie. Mi riferisco a certa "resistenza irachena", ad Hamas, Hetzbollah...».
E sull´altra sponda? Marcello Veneziani è uno che il fascismo lo conosce bene e, da giovane, scriveva cose di questo tipo: «L´umanità si divide in tre generi: uomini, donne e americani». Adesso dà ragione a Bush: «L´accostamento fascismo/Islam è improprio ma inavvertitamente appropriato. Dal punto di vista della storia delle idee, il fascismo ha avuto nel passato la stessa funzione che hanno certi movimenti islamici: ridare forza all´identità collettiva».
Dagospia 13 Agosto 2006
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Al buio tutti i semafori sono neri... (m3t4llica)
"sono abituato a prendere sul serio anche me stesso quando scrivo vaccate... quindi prendo sul serio qualsiasi idiota come me"
(citazione dalle opere di QED, poeta Parmigiano del secolo scorso, non si sa se ancora in vita)