SEMBRA DEFINITIVAMENTE INTERROTTO IL RAPPORTO DI FIDUCIA TRA ZAMPARINI E GUIDOLIN. IL PRESIDENTE ROSANERO IERI SERA HA DICHIARATO: "LICENZIO GUIDOLIN A FINE CAMPIONATO". LA STORIA DI UN RAPPORTO IN CRISI
Separati in casa. Adesso sembra una sensazione chiara, definitiva. Questo, dopo la dichiarazione rilasciata da Zamparini nella tarda serata di ieri in esclusiva a “Stadionet”, poi ripresa da tutte le agenzie.
“Guidolin non sarà l’allenatore del futuro” ha detto il presidente rosanero. “A fine anno lo licenzio. Venderò i tre argentini e darò la presidenza a Sagramola. E’ stato Guidolin a voler cedere i Filippini”.
Il pomo della discordia non è la sconfitta interna con il Milan nella partita di andata degli ottavi di finale della Coppa Italia, ma l’assetto tattico della squadra rosanero. “Guidolin ha schierato troppi centrocampisti per conquistare lo 0-0”, ha detto Zamparini. “E’ impossibile non far giocare Santana e Gonzalez nemmeno in queste partite”
Non è la prima volta che il presidente palermitano attacca pubblicamente Francesco Guidolin.
Dall’inizio di questa stagione si è assistito a tutta una serie di accuse, ripensamenti e frecciate da parte del presidente rosanero nei confronti del suo allenatore. La prima volta successe in estate, dopo la partita con il Real Maiorca, “prima” dei rosanero al “Barbera”, quasi al termine di un lunghissimo ritiro precampionato.
In quella partita, Guidolin ignorò molti dei nuovi acquisti, compreso l’argentino Farias, pupillo di Zamparini. Poi, un nuovo attacco, scagliato dopo la sconfitta di Lecce. Anzi, durante la sconfitta di Lecce. Zamparini, aveva polemicamente abbandonato la tribuna d’onore dello stadio di “Via del Mare” dopo il raddoppio della squadra salentina. Disse: “Il Palermo è una squadra di polli. La colpa della sconfitta è anche di Guidolin che ha sbagliato a togliere dal campo Gonzalez, che fino a quel momento stava giocando benissimo. Se fossi stato io in panchina, al posto di Guidolin, avrei vinto 4-0 la partita. Invece siamo riusciti a perdere contro una squadra imbottita di giocatori della primavera”.
Dopo la sconfitta in Salento, il Palermo riuscì a bloccare la Roma all’Olimpico, conquistandosi gli elogi degli addetti ai lavori. Tutti contenti tranne Zamparini: “Basta con gli applausi. Me ne faccio un baffo degli elogi. Voglio i punti e le vittorie. Sono convinto che contro Livorno e Udinese faremo sei punti”.
Invece il Palermo, contro toscani e friulani non conquistò nessun punto, due sconfitte, due.
Voci di corridoio dicono che Zamparini avrebbe voluto la testa di Guidolin dopo la sconfitta del “Friuli”, ipotesi rientrata per mancanza di “alternative” valide al mister di Castelfranco Veneto.
Eppure, sette giorni prima di Udine, Zamparini aveva digerito l’inaspettata sconfitta interna con il Livorno in questa maniera: “In Serie A ci può stare di perdere anche con il Livorno. La squadra era un po’ stanca, ma siamo stati penalizzati da un arbitraggio bruttissimo. Guidolin non rischia, nemmeno se perdessimo contro l’Udinese. Rimarrà con noi fino al termine del campionato”.
Questa “distensiva” dichiarazione, dettata ai giornalisti in serata era però preceduta da un violento attacco scagliato nel pomeriggio. “Ogni volta che Guidolin affronta le piccole squadre dà il peggio di se. Era già successo lo scorso anno con Treviso ed Avellino e la storia si è ripetuta ora con il Livorno. Guidolin ha mandato in campo una squadra in condizioni disastrose”. In mezzo al conflitto di pensieri del presidente rosanero, Guidolin si affrettava a far sapere: "Zamparini mi ha promesso la conferma, ma non è una novità dato che ne avevamo già parlato in estate”.
Pomo della discordia tra “Peppone (Zamparini) e Don Camillo (Guidolin) l’assetto tattico della squadra rosanero. Per Guidolin, il futuro è “ad una punta”, per Zamparini, l’ideale è il 4-4-2. Il messaggio del presidente, arrivò chiaro prima della trasferta di Messina. “Con i giallorossi io giocherei con due punte, anche se mi piacerebbe non muovere più nessuna critica nei confronti di Guidolin, perché è un allenatore bravo e preparato, ma a fianco di Toni ci vorrebbe uno tra Brienza, Santana o Gonzalez”.
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