Il presidente alla fiera del gol

Di Riccardo Luna:


Si chiamava Expogoal ed era la "Grande fiera del calcio" made in Gea. Ci andavano tutti da Lippi a Cannavaro, da Tosatti a Mancini: era uno spettacolo ed avveniva con l’alto patrocinio del Coni, della Figc e della Lega Calcio. Gianni Petrucci, Franco Carraro e Adriano Galliani, che oggi fanno a gara per dire che loro non sapevano, che non c’entravano col sistema Moggi, che anzi un po’ si vergognano come tifosi di quello che è accaduto, erano gli ospiti d’onore dei dibattiti e delle feste organizzate da Alessandro Moggi e Chiara Geronzi. Funzionava così: di giorno si parlava di pallone e la sera ci si divertiva. Roba di classe. Davvero. LE INDAGINI del Nucleo operativo dei carabinieri di Roma hanno dimostrato che il presidente della Lega Galliani aveva un motivo in più per partecipare: nel 2004 il catering della manifestazione venne affidato alla società della figlia. La M Enterprise, una azienda molto nota che si occupa naturalmente della ristorazione alle feste ufficiali del Milan e per la zona vip dello stadio di San Siro.
Il 14 ottobre di quell’anno ne parlano per la prima volta il vice presidente della Gea Riccardo Calleri e l’allora dirigente Tommaso Cellini. Alla Gea è appena arrivata la proposta di un’altra società per la gestione dei punti di ristoro e Cellini chiede lumi: «Io a ’sto punto non so se senti’ la figlia di Galliani» dice, «nel momento in cui la senti, anche se ti fa una offerta migliorativa dell’1 per cento per me va bene, no?». I due si aggiornano e ne riparlano il 18 ottobre e in questa occasione Calleri è molto chiaro: «Se la chiamiamo glielo dobbiamo far fare per forza e anche a condizioni peggiori per noi». Il motivo è chiaro: «E’ più facile che il padre viene a cena no? Che arrivi qualcuno del contorno che certo non è uno sfigato». Risultato: «La chiamo subito io» chiude Calleri.
Passa una settimana e il 26 ottobre Alessandro Moggi chiama Adriano Galliani per chiudere il contratto per lo stand della Lega a Expogoal. Ma la prende alla lontana: dalla disponibilità a prendere parte al dibattito. «La chiamavo per la solita cosa della Fiera...». Le date utili sono fra il 6 e il 9 dicembre. Galliani per via di una partita di Champions, sceglie il 9: «Sarebbe l’ideale perché noi ritorniamo l’otto…ritorniamo l’otto..tra l’altro so che..il socio di mia figlia..sa che loro sono fanno..». Moggi: «Si! Catering». Galliani: «Catering, l’M Enterprise.. vede..vede Calleri oggi alle 18 m’ha detto». Moggino registra, invita Galliani alla festa finale all’Alcatraz e incassa: «Poi ci sarebbe da firmare il contratto per lo stand della Lega». «Me lo porti giovedì mattina». E’ fatta. Manca solo un piccolo particolare.
Qualche minuto più tardi Alessandro chiama Calleri: «Tu alle 18 vedi il socio della figlia di Galliani?». «Sì!». «Ecco allora, siccome lo sapeva lui, perché l’ho chiamato adesso...» «Come?» «Siccome lui lo sapeva, Galliani Adriano no?» «Ah» «Mi sembra di intuire che gli interessi abbastanza, quindi se riusciamo vediamo di chiuderla» «Me lo immaginavo, li ho chiamati io!» «Ora ho telefonato a Galliani, lì in sede c’era anche il socio della figlia» «Ma dai? Te l’ha detto lui?» «Certo, lui me l’ha detto, non ho mica il videotelefono» «Ma comunque sono stato io a chiamarli, proprio per fargli un favore» «E’ così! Allora, giovedì mattina ho preso appuntamento con lui alle 10 che ci firma il contratto della Lega».