Almeno alla casa della libertà (facciamo un po' quel che cazzo ci pare)
Qualcuno se lo ricorda quando bossi dalle manifestazioni leghiste accusava berlusconi di avere collusioni con la mafia? Qualcuno si ricorda quando il segretario leghista chiedeva quale fosse la provenienza di cotanta ricchezza per il cavaliere?
C'è un blob (Che credo di avere registrato) che testimonia questi comizi.
Ebbene dopo qualche tempo, Bossi ha smesso di attaccare e si è seduto al tavolo della futura maggioranza del governo di centro destra.
Ecco l'articolo che riguarda questo presunto pagamento per la tranquillità elettorale:
In un appunto sequestrato a un giornalista arrestato per il caso delle intercettazioni penali Telecom, si parla di un accordo fra Bossi e Berlusconi per una cifra vicina ai 70 miliardi. Guglielmo Sasinini, ex di "Famiglia Cristiana", agli arresti domiciliari nell'ambito dell'inchiesta sui dossier illegali, scrive di una presunta dazione di denaro che sarebbe passato da Silvio Berlusconi ad Umberto Bossi "in cambio della totale fedeltà".
E' quanto si legge a pagina 303 dell'ordinanza con la quale il Gip Gennari ha disposto l'arresto di 13 persone. A fianco della presunta operazione appare anche il nome di Giulio Tremonti senza alcuna ulteriore spiegazione. Negli appunti si dice che il periodo sarebbe stato quello in cui venne "pignorata per debiti la casa di Bossi".
L'appunto. Come scrive l'Adn-Kronos, in uno degli appunti viene riportata sotto la scritta 'epoca' il "pre governo Berlusconi". Subito dopo sotto il titolo 'accordo' si legge "Bossi-Berlusconi-Tremonti. 70 mld dati da Berlusconi a Bossi in cambio della totale fedeltà". E ancora. Sotto la scritta 'periodo' si legge "in quel periodo pignorata per debiti la casa di Bossi. Debiti già ripianati con... di 70 mld". Infine, nel medesimo appunto, sotto l'indicazione pre governo Berlusconi, si legge che "sottosegretario Minniti... da ex Sisde ha saputo una...?".
Sulla questione arriva, immediata, la smentita di Nicola Ghedini, legale di Berlusconi: "Le notizie apparse in merito a presunti accordi intercorsi tra l'Onorevole Bossi e l'Onorevole Berlusconi sono non soltanto destituiti di ogni fondamento, ma frutto di una assoluta fantasia che sarebbe risibile se non apparisse connotata da scopi diffamatori o ancora peggio per inquinare la vita politica del Paese". Per Bossi si tratta di "una bufala colossale".
Anche il leghista Roberto Castelli interviene duramente: "E' la bugia più clamorosa di tutta l'inchiesta".
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