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BOMBA: IL PALERMO RETROCESSO A TAVOLINO

Ultimo Aggiornamento: 20/05/2008 23:12
20/05/2008 16:54
 
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CROISETTE DIVISA TRA EASTWOOD E MARADONA
CANNES - Oggi è una giornata nel segno del machismo, quello dell'ex ispettore Callaghan e la sua 44 Magnum, Clint Eastwood, e quello ancora di un ex campione assoluto di calcio, ovvero Maradona. Saranno loro a dividersi la scena sulla Croisette.

Il primo è a Cannes con un film in concorso 'Changeling', (per Clint è la quinta volta in qualità di regista ma, per ora non ha mai vinto niente) una delle opere più attese sulla Croisette e ispirata alla storia vera di un rapimento di un bambino avvenuto nel 1928 a Los Angeles. Nel cast, la bellissima Angelina Jolie nel ruolo della madre-coraggio del bambino rapito che quando torna a casa scopre non essere il suo, ma anche John Malkovich, Jeffrey Donovan e Jason Butler. L'ex Pibe de Oro, Diego Armando Maratona, sarà invece sulla Croisette fuori concorso per un film biopic, Maradona by Kusturica, firmato, come indica il titolo, dallo stesso Emir Kusturica, già doppia Palma d'oro nel 1985 e nel 1995. Prima di Maradona a Cannes c'erà stato un altro supermacho: Tyson raccontato nel documentario dell'americano James Toback e inserito nella sezione Un certain regard.

DA EASTWOOD, L'AMERICA CORROTTA E SENZA ONORE
(dell'inviato Francesco Gallo)

"He is not my son...!(Non è mio figlio)" di volta in volta sussurrato, detto con fermezza, ripetuto all'infinito, questo il tormentone di questo The Exchange, ultimo film di Clint Eastwood con una Angelina Jolie (Christine Collins) nel ruolo di una donna che negli anni Trenta ha voglia di combattere contro un'intera città pur di riavere il suo bambino. Epopea tragica di un'America corrotta e senza onore dove le donne contano poco ("sono esseri fragili, volubili", frase chiave del film), The Exchange in corsa per la Palma d'Oro a Cannes (é la quinta volta che Eastwood ci prova) é un po' il proseguimento di Mystic River. Anche qui bambini coinvolti, pedofilia, e corruzione. Tratto da una storia vera - sempre più reale della fiction - e su cui nessuna aveva mai scritto, racconta il caso di Christine Collins. Una donna single e benestante vissuta con il suo bambino adolescente, Walter, nella Los Angeles del 1928. Le viene rapito il bambino e la polizia corrotta, per fare bella figura, gliene riporta un altro, molto somigliante e indottrinato ad arte a dire a pappagallo:"io sono Walter Collins". La polizia è così abile, con esplicite violenze psicologiche, a convincere Christine di quello che, però, una madre non può non sapere.

E quando Christine diventa troppo insistente e minaccia di fare uno scandalo, le autorità pensano bene di internarla in un manicomio. A difenderla e a credergli solo il reverendo Gustav Briegleb (uno straordinario John Malkovich). Da qui la scena cambia e si passa ai toni horror del più feroce dei serial killer. Ovvero Gordon Northcott (Jason Butler Harner) che negli anni Trenta rapì e uccise con l'ascia una ventina di adolescenti tra cui ci sarebbe anche il piccolo Walter. Tutto esplode per la polizia corrotta. Christine viene liberata dal manicomio e polizia e serial killer si ritrovano in tribunale, ovviamente, in due distinti processi. Cadono le teste del Capo della polizia e, letteralmente, quella di Northcott (verrà impiccato in una scena molto forte del film). Mentre nello stile dei finali aperti di Eastwood, la brava madre Jolie continuerà a cercare il figlio non potendolo credere mai davvero morto.

"Cose così - spiega Eastwood in conferenza stampa - certo possono accadere anche oggi. La storia a volte si ripete, ma quello che mi interessava mettere in luce in questo film è la storia di questa donna che combatte contro tutta una città". Perché, ribadisce più tardi, "tutti i miei film cercano di dire la verita, la virtù più importante di questo mondo". Si schernisce sorridendo sul suo prossimo compleanno ("manca ancora una settimana") mentre quello che gli fa orrore sono i delitti contro i bambini:"é vero come in Mystic River anche qui c'é il tema della pedofilia e ci sono dei ragazzini vittime. Tutte cose che ancora mi sorprendono: gli uomini possono fare davvero essere terribili". Sul fatto che abbia voluto partecipare a Cannes in concorso, come uno qualsiasi, ci scherza su:"é un modo per prendere dei rischi". Comunque aggiunge:"l'importante è partecipare. Mi interessa più quello che dice il pubblico che tornare a casa con un premio. A Cannes sono stato anche come presidente di giuria nel 1994 (vinse Pulp Fiction) e so come funzionano le cose". Ma ci tiene a dire infine:"la storia di questo film è per la gran parte vera. Sono quelle che piacciono a me".

MARADONA A TUTTO CAMPO, ATTACCA MATARRESE E USA
(dell'inviato Francesco Gallo)

Di Antonio Matarrese dice che è "un altro mafioso" e che concordò la finale del Mondiale nel '90: Germania-Italia, mentre, per quanto riguarda la politica, sostiene Cuba e Fidel Castro e non ama affatto gli Americani: ''Hanno ordinato il massacro in Afghanistan e questo mi fa arrabbiare. Assistiamo alla morte della gente in TV e sopra ci lucrano la Fox e la Cnn...". Questi solo alcuni dei passaggi del documentario su Maradona di Emir Kusturica (Maratona by Kusturica), passato oggi a Cannes nella selezione ufficiale non competitiva.

Ecco alcune dichiarazioni del Pibe de Oro tratte dal docu-fim che sarà distribuito in Italia dalla Bim dal 30 maggio.

- MONDIALI '90 - ''Quando li eliminammo dai Mondiali ingoiarono il rospo più grande della storia, perché Matarrese, un altro mafioso, il presidente della Federazione italiana, aveva già concordato la finale: Germania e Italia. Fu allora che successe quel che successe. Mi accusarono di doping. Poi fecero lo stesso con Caniggia. Però, dopo, nessun altro nel calcio italiano. A parte Maradona e Caniggia, nessuno ha mai preso un'aspirina".

- POLITICA - "Oggi tutti sostengono gli Stati Uniti, io sostengo Cuba. Non mi viene, non ci tengo a far bella figura. Sarebbe facile dire va bene e lasciar stare gli Stati Uniti, ma gli americani hanno lasciato morire gli jugoslavi perché non c'era petrolio, se no sarebbero intervenuti. Hanno ordinato il massacro in Afghanistan e questo mi fa arrabbiare. Assistiamo alla morte della gente in TV e sopra ci lucrano la Fox e la Cnn...Fidel è un grande. Me lo sono anche tatuato". E ancora:"Nel mio Paese i politici si arricchiscono e non danno niente al popolo. Mi hanno chiesto tante volte di entrare in politica ma ho rifiutato perché non riesco a derubare la gente. Nel tempo il divario fra ricchezza e povertà è aumentato. Non solo in Argentina, ma in Brasile, in Venezuela, a Cuba con l'embargo. Sono Paesi schiacciati dagli Stati Uniti e che non ce la fanno a rialzarsi. Se gli fanno un prestito, poi gli chiedono 10 volte di più".

- DROGA:"Se la cocaina è una droga, io sono un drogato. Non sono morto perché...lui, lassù non ha voluto, ma ero morto. Era come se avessi dei globuli neri di sangue che non mi facevano aprire gli occhi. Era una brutta sensazione. Erano globuli neri di sangue che non riuscivo a mettere a posto, nelle loro caselle, per risvegliarmi. Dalma mi racconta che Giannina mi diceva: 'Papa', non puoi morire. Devi continuare a vivere per stare vicino a mé. Io non sentivo niente. Ero in coma. Ero morto. Il Signore lassù mi disse ancora no. Ancora no. Devi continuare a lottare. Mi sarebbe piaciuto potermi godere Dalma. E che mi fosse venuta a svegliare senza spaventarmi. Ero fatto. Mi sarebbe piaciuto veder crescere le mie figlie. Come le ha viste lei. Io invidio Claudia. Sono molto più bello di lei però la differenza tra noi due è che lei ha vissuto i momenti belli di Dalma e Giannina. Oggi io lo vedo nei filmati che ogni tanto Claudia mi fa vedere. E dico: guarda cosa mi sono perso. Come ho fatto a essere così coglione da perdermi tutto questo? Perché non si può tornare indietro?".

IERI STANDING OVATION PER SANGUEPAZZO
Molti minuti di applausi, una decina in tutto, sono stati riservati dalla platea del Festival di Cannes alla proiezione ufficiale di Sanguepazzo, il film di Marco Tullio Giordana, sulla coppia d'annata Osvaldo Valenti-Luisa Ferida, oggi proiezione speciale al Festival di Cannes. Trascinati dagli applausi tutti gli attori, compresi i protagonisti Monica Bellucci, Luca Zingaretti e Alessio Boni e il regista Giordana si sono messi in piedi sulle poltrone per ringraziare la standing ovation che il pubblico aveva riservato al film.


IL PROGRAMMA DI OGGI
La giornata di oggi del Festival di Cannes (normalmente aspettata quasi come un momento di pausa tra la prima e la seconda settimana sulla Croisette) appare un concentrato di eventi, film, personaggi.

- CHANGELING di Clint Eastwood - In concorso. L'ormai leggendario cineasta americano, l'unico degno erede di John Ford, ritorna in qualche modo alle origini con un mystery carico di suspence ambientato negli anni Venti. Nel cast Angelina Jolie e John Malkovich. A sorpresa Eastwood ha scelto di correre per la Palma d'oro dopo essere stato anche presidente della Giuria.

- TWO LOVERS di James Gray -In concorso. Altro regista americano affezionato a Cannes e venerato dagli appassionati del noir. Questa volta sceglie invece le strade del melodramma corale a sfondo familiare. Stellare il cast con Gwyneth Paltrow, Isabella Rossellini e Joaquin Phoenix.

- DELTA di Kornel Mundruczo -In concorso. Altra storia nerissima di provenienza ungherese ambientata negli incontaminati e minacciosi panorami del delta danubiano. Potrebbe essere una delle rivelazioni della selezione 2008.

- BONDI E LA STAMPA ITALIANA. Incontro stampa fuori dal protocollo per il neo-ministro ai Beni e Attività Culturali, Sandro Bondi, in occasione della sua partecipazione alla "Giornata dell'Europa". L'appuntamento è per le 10 del mattino nello Spazio Italia sulla Croisette e cade dopo la presentazione di due film italiani (Garrone e Giordana) nella selezione ufficiale).

- SPIKE LEE CON UN MIRACOLO. Incontro stampa a sorpresa per Spike Lee, giunto sulla Croisette a promuovere le prime immagini del suo MIRACLE AT ST ANNA in predicato per la Mostra di Venezia. Il film, prodotto dallo stesso lee e venduto nel mondo da Tf1 International, è coprodotto dall'italiana On My Own di Cicutto e Musini insieme a Rai Cinema e l'americana Touchstone.

- MARADONA BY KUSTURICA di Emir Kusturica - Fuori concorso Selezione Ufficiale. Dopo un'attesa durata circa due anni vede finalmente la luce il controverso, misterioso, appassionante film-documento su vita e opere della "Mano sinistra di Dio", alias Diego Armando Maradona. Il quale, in passato anche molto polemico con il suo complice cinematografico, ha garantito la sua presenza, affiancato da amici e colleghi nell'arte pallonara di ieri e di oggi.

- ROMAN POLANSKI: WANTED AND DESIRED di Marina Zenovich -Fuori concorso. Un viaggio nella realtà e nella memoria attraverso gli anni in cui il celebre regista polacco, trasferitosi negli Stati Uniti, venne prima descritto come una vittima e poi come un pericoloso diavolo della società post hippie. Tra l'omicidio di Sharon Tate e il processo per abuso di minore che costituisce la spina dorsale di questo emozionante documento storico e umano approvato alla fine dallo stesso Polanski. In diretta dal Sundance Film Festival.

- LOS BASTARDOS di Amat Escalante -Un Certain Regard. Ritorna il talentuoso autore di SANGRE con una nuova storia dal cuore del disagio messicano. 24 ore nella vita di due lavoratori clandestini a Los Angeles. Finché la rabbia e l'emarginazione non trovano voce in una pistola Nella stessa sezione attenzione anche a JOHNNY MAD DOG di Jean Stephane Sauvaire sui bambini guerriglieri in Africa.

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"Poesie del vento e delle cascate", solo su cazzariland.com
20/05/2008 23:12
 
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