dr.Burt, 23/04/2009 19.51:
Entrambi i miei nonni sono finiti in campi di lavoro in Germania, come loro migliaia di persone condannate a morte per un reato d'opinione.
La strage che cita è l'eccezione, la vita allora era assai diversa da come la vogliono dipingere oggi.
Si cerca l'episodio per screditare chi ha dato la vita per la nostra libertà, chi ha scelto di lottare perchè un futuro potesse esistere, contro chi ha scelto la via più facile, più breve.
I morti non sono tutti uguali, non si possono proporre parallelismi impossibili.
Quell'episodio che cito o gli eposodi non sono alibi o scuse di nessuno, sono veri come è vero l'olocausto.
Quando la vittima uccide il carnefice e poi in nome della sua giustizia esagera diventa carnefice, in nome di altri presupposti ma carnefice.
I parallelismi sono possibili o impossibili in base al presupposto dal quale si parte.
I morti sono diversi solo se noi accettiamo che qualcuno è più in diritto di altri di vivere.
Quà non si discute di morti innocenti o morti colpevoli, io ho detto che per me lo scandalizzarsi per un presidente del consiglio partecipi ad un festa nazionale è solo volere strumentalizzare quelle morti.
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Se quando non ci sarò più, almeno una persona su questa terra sentirà la mia mancanza vuol dire che non avrò vissuto inutilmente.
E' solo col cuore che si vede in modo giusto...ciò che è essenziale è invisibile all'occhio.. (De Saint Exupery)